Crisi energetica, Cingolani: "L’unica alternativa è il nucleare"Economia>Stop monetine da 1 e 2 centesimi: nessun riflesso sull'inflazioneStop monetine da 1 e 2 centesimi: nessun riflesso sull'inflazioneLa Zecca non conia più le monete da 1 e 2 centesimi. L'inflazione non è cresciuta ma il monitoraggio dei prezzi non è stato mai avviato.di Paola Marras Pubblicato il 17 Gennaio 2019 alle 11:41| Aggiornato il 17 Settembre 2020 alle 16:47 Condividi su Facebook Condividi su Twitter #speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,criptovalute 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Dal 1 gennaio 2018 la Zecca non conia più le monete da 1 e 2 centesimi. Gli esercenti sono autorizzati ad arrotondare per difetto ed eccesso, ma ugualmente obbligati ad accettare le monetine. Ad un anno dal provvedimento che mette al bando i tagli più piccoli dei ramini, ne esistono infatti ancora in circolazione circa 7 miliardi.Centesimi al bandoSia i piccoli negozi che le grandi catene di distribuzione assicurano che né loro né i clienti hanno avuto disagi. Come ricorda repubblica.it, però, ad oggi non è stato ancora messo in atto quel monitoraggio chiesto dal Garante per la sorveglianza dei prezzi che chiedeva di vigilare sulle “variazioni dei prezzi di beni e di servizi praticati ai consumatori finali” riferendo “su base semestrale le dinamiche e le eventuali anomalie dei prezzi dallo stesso rilevate nell’esercizio delle proprie attività”.E questo nonostante alcune associazioni dei consumatori avvertirono che con gli arrotondamenti l’inflazione sarebbe potuta salire. Da sottolineare che l’arrotondamento riguarda solo i pagamenti in contanti, e non con carta di credito o bancomat. In quel caso il prezzo rimarrà, letteralmente, al centesimo. Ecco perché per esempio Altroconsumo chiedeva che l’arrotondamento venga applicato solo ai pagamenti e non ai prezzi dei singoli prodotti.Nessun rischio inflazioneConsiglio che sembra essere stato ascoltato. Stando infatti agli ultimi rilevamenti dell’Istat il “carrello della spesa“, che raccoglie l’indice dei prezzi dei beni a più largo consumo, è cresciuto nel 2018 dell’1,2% a fronte invece di un +1,5% dell’anno precedente. Sempre a repubblica.it Federico Polidoro, responsabile del Servizio Sistema integrato sulle condizioni economiche e i prezzi al consumo dell’Istat, spiega che l’istituto di statistica vaglia i prezzi al centesimo di euro quindi emergerebbero subito anche gli “scostamenti di piccola entità”.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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