Zaia "Autonomia non è spacca Italia, lo è il referendum" - Tiscali NotiziePaola Iezzi,analisi tecnica una delle cantanti del duo musicale Paola e Chiara, è pronta a cominciare la sua nuova avventura artistica: sarà una delle giudici della prossima edizione di X-Factor insieme a Manuel Agnelli, Achille Lauro e Jake La Furia. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera Paola ha ricordato quando, nel 2000, la canzone "Vamos a Bailar (Esta vida nueva)" venne scartata al Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio. L'intervista di Paola Iezzi «La cosa più assurda - spiega Paola - è che quel pezzo fu bocciato inaspettatamente a Sanremo (era il 2000), eravamo convintissime che sarebbe stato preso, invece il direttore artistico Sergio Bardotti liquidò la canzone con parole poco carine, anche se poi ci chiese scusa. È stato un vortice: in estate eravamo abbacchiate dopo la bocciatura, poi il pezzo arrivò primo in metà Europa, numero uno anche a Londra: una magia». Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Paola Iezzi | Paola & Chiara (@paolaiezzireal)Paola Iezzi e il successo Paola e Chiara Iezzi vennero quindi travolte da un enorme successo ma sono sempre riuscite a mantenere i piedi ben saldi a terra. Al Corriere della Sera, la cantante ha spiegato: «Non mi sono mai fatta ubriacare dai complimenti, anche perché sono una persona estremamente critica, penso sempre che potrei fare meglio. Le insidie del successo si realizzano quando sei attratto dai lati oscuri della tua personalità e ti lasci sedurre dal fascino del maledetto». Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Luglio 2024, 14:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
La sostenibilità è uno slogan. Cosa non fa il calcio di fronte al cambiamento climaticoHarris ha sentito Navalnaya dopo lo scambio di prigionieri - Tiscali Notizie L’impresentabile e il rinviato a giudizio, i siciliani di FdI eletti all’europarlamentoDa nicchia a prodotto di massa (soprattutto tra i giovani), ma le sigarette elettroniche fanno meno male?Calcio e politica, il ritiro della Germania in Turingia: «Per salvare la democrazia»