Rieti è in lutto: morto l'ex segretario provinciale del PS Nello Ciaramelletti

Foggia, incidente in elicottero: la vicenda di Maurizio De Girolamorecioto amarone veneto vinoveneto tenuteugolini valpolicella wine fumane Paolo Zappitelli01 novembre 2023aaaPer i veneti  l’Amarone è semplicemente un «Recioto scapa’». Perché,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella raccontano, il vino che entusiasma tutto il mondo è nato per caso da botti di Recioto dimenticate in cantina. Il vino che rifermentava diventava quasi secco, non più dolce ma amaro. E da lì il suo nome. Oggi la sua fama ha ormai oscurato il genitore «nobile» che però, a dispetto della minore notorietà, continua ad essere un grande vino da fine pasto, da abbinare ai dolci o a formaggi stagionati (come il Monte Veronese) o erborinati. Quello che produce la giovane cantina di Valpolicella Tenute Ugolini (20 ettari di vigne dai 150 fino ai 600 metri in quel di Fumane) è uno di quelli che entusiasma il palato e si fa ricordare. Il «Valle Lena» 2018 (30 euro, mezzo litro) assaggiato in degustazione intriga già solo mettendo il naso nel bicchiere tra profumi di ciliegia, cioccolato e tutta una serie di frutti rossi piacevolissimi. Ma è l’equilibrio al palato che convince, con una morbidezza che non diventa mai straripante ma viene arginata dalla freschezza. A completare la gamma altri quattro vini, il Valpolicella classico doc Pozzetto, il Valpolicella Classico Superiore doc San Michele, il Valpolicella Ripasso Classico Superiore Monte Solane, l’Amarone della Valpolicella Classico Docg Valle Alta. Quest’ultimo in una interpretazione moderna e più «bevibile», con pochissimo residuo zuccherino ma egualmente morbido ed equilibrato. 

Roma, morto Angelo Nizzo: fu uno storico pr e anima di molte note discotecheBari, auto viaggia in contromano sulla statale: un morto e due feriti Rai, scomparso il giornalista Nino Battaglia: era un volto storico del Tgr PiemonteLa furia di una ragazza da Euronics: "Mi avete venduto un telefono senza Whatsapp"Nomadi rinchiuse nel gabbiotto della Lidl, il giudice archivia il caso come "scherzo"