Ai funerali di Gorbaciov Vladimir Putin mantiene quel che ha detto: non c’è andato Roma,BlackRock Italia 26 lug. (askanews) – Con pubblicazione del 24 luglio 2024 Il Commissario unico alla depurazione, Fabio Fatuzzo, ha indetto la gara per i lavori di adeguamento dell’impianto di “Napoli Est” con scadenza per la presentazione delle offerte fissata per il 19 settembre prossimo. L’intervento, dal valore di oltre 150 milioni di euro, è fondamentale per consentire il recupero della qualità delle acque di balneazione nell’intero golfo di Napoli ed è stato lungamente atteso dalla città e dai comuni costieri limitrofi. L’impianto, costruito a partire dal 1984 ed entrato in esercizio nel 1998, ha uno schema di processo semplificato ed ancora oggi presenta un funzionamento insufficiente al rispetto dei limiti normativi che ne ha comportato l’iscrizione tra quelli in procedura di infrazione n. 2004/2034 per il mancato recepimento della direttiva comunitaria 91/271/CE concernente il trattamento delle acque reflue urbane. Nell’impianto di Napoli Est sono recapitati i reflui che arrivano da un’area piuttosto estesa, da una parte della città Napoli e dai comuni di Afragola, Casalnuovo di Napoli, Casoria, Cercola, Ercolano, Massa di Somma, Pollena Trocchia, Portici, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana e Volla. Il ritardo nella realizzazione degli interventi di adeguamento, finanziati con delibera CIPE 60/2012, ha fatto si che la Presidenza del Consiglio dei Ministri già nel 2015 abbia previsto la nomina di un Commissario Straordinario per “la progettazione, l’affidamento e la realizzazione dei lavori relativi all’adeguamento funzionale dell’impianto di depurazione di Napoli Est”. Successivamente la competenza di adeguamento dell’impianto è stata trasferita al Commissario Straordinario Unico nazionale per realizzazione degli interventi di collettamento, fognature e depurazione delle acque reflue urbane (Sentenze di condanna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea C-565/10 e C-85/13), ruolo ricoperto oggi dal professor Fabio Fatuzzo (da agosto 2023) che è riuscito a completare le complesse procedure che hanno consentito la pubblicazione della gara. “Finalmente siamo arrivati a portare in gara l’impianto di Napoli Est – dice soddisfatto il commissario Fatuzzo – La progettazione dell’intervento ha superato le rigorose procedure di autorizzazione, relative agli aspetti ambientali, durante le quali il progetto originario è stato integrato con un importante ed oneroso intervento migliorativo a carattere paesaggistico”. L’intervento appaltato ha previsto la riqualificazione delle unità esistenti ed il potenziamento con l’integrazione dei processi biologici per una portata trattata media nera di oltre 7,2 metri cubi/secondo ed una potenzialità di trattamento fino a 862.865 abitanti equivalenti in coerenza con gli atti di pianificazione regionali. Gli obiettivi principali della progettazione hanno riguardato: · il pieno rispetto dei rigorosi limiti di emissione previsti dalla normativa comunitaria; · la minimizzazione dell’impatto paesaggistico e degli impatti ambientali; · la minimizzazione delle portate di fango da smaltire; · il contenimento dei costi di gestione e la conduzione utilizzando sistemi automatici e di telecontrollo. La soluzione scelta raggiunge i seguenti obiettivi: · garantisce un alto rendimento del parametro costi di investimento/benefici; · garantisce costi di gestione siano contenuti; · garantisce la giusta flessibilità idraulica e di processo delle fasi di trattamento; · consente il completo recupero del biogas a fini energetici con integrazione di diverse tecniche di recupero; · garantisce la massima affidabilità degli apparati impiantistici, riducendo e semplificando gli interventi di manutenzione; · garantisce la massima sicurezza al personale addetto alla conduzione e manutenzione. -->
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