Olimpiadi 2024, Alice Finot infrange il record europeo e fa la proposta di matrimonio al fidanzato: «Mi vuoi sposare?»Vale oltre 103 milioni di euro il mercato editoriale della settimana più ricca dell’anno,VOL quella dei regali di Natale. La fetta più grossa, con oltre 40mila copie vendute in una sola settimana, è quella di Tutto è qui per te, il titolo più acquistato da sei settimane in ItaliaVale oltre 103 milioni di euro il mercato editoriale della settimana più ricca dell’anno, quella dei regali di Natale. La fetta più grossa, con oltre 40mila copie vendute in una sola settimana, è quella di Tutto è qui per te, il tredicesimo romanzo di Fabio Volo per Mondadori. Che è il libro più acquistato da sei settimane in Italia. Questi i dati. Fan adoranti e detrattori che non lo sopportano hanno nuovo fieno in cascina su cui dibattere. Certo è che dal punto di vista editoriale Fabio Volo è uno dei più importanti e longevi scrittori italiani: un narra-star, storie romantiche e frasi sapienziali e paracule comprese. Quale genere di scrittore sia e perché piaccia tanto al pubblico è più controverso. Apriamo il dibattito. Scrivete ai social di Domani che ne pensate. Avete letto almeno un libro di Fabio Volo? Ne parlate solo per sentito dire? Oppure siete più drastici e adottando una celebre frase di Giorgio Manganelli, un grandissimo scrittore, sentenziate: «Non l’ho letto e non mi piace». Cercheremo di discutere e di capire.Al secondo posto insegue Volo un’altra star della narrativa italiana, Donato Carrisi col suo quattordicesimo romanzo, L’educazione delle farfalle per Longanesi. E qui cambiamo genere, dal rosa di Volo al thriller psicologico di uno scrittore e regista iscritto alla top ten, tradotto in 35 lingue, con milioni di copie all’attivo.Al terzo posto del podio degli altovendenti, primo nella saggistica, Quando eravamo i padroni del mondo. Roma l’impero infinito di Aldo Cazzullo per Harper Collins, a consolidare l’ascesa del vicedirettore del Corriere, efficace divulgatore di storia pure nel suo programma tv Una giornata particolare, nel pantheon dei grandi narratori della nostra storia raccontata per grandi temi dell’identità nazionale: Roma, Dante, Mussolini e il fascismo, la Resistenza, il Risorgimento. Le saghe di Francesca Giannone, al quarto posto con La portalettere da Nord, e Isabel Allende al settimo con Il vento conosce il mio nome da Feltrinelli portano due scrittrici in top ten.Abel di BariccoIn ascesa il ritorno al romanzo di uno scrittore molto amato, e discusso, come Alessandro Baricco con Abel, Feltrinelli. È un libro bello e intenso, definito con una bariccata autolesionistica un «western metafisico». Scritto in un periodo di vita difficile, dopo la magnifica prova saggistica di Game, libro sulla rivoluzione digitale del 2018, ci restituisce un narratore sciamano in gran forma letteraria.In arrivo i nuovi libri di Michela Murgia e di Antonio ManziniEppoi le novità dietro l’angolo che già animano col preorder le classifiche delle piattaforme. Due di grande rilievo il 9 gennaio. Michela Murgia, scomparsa il 10 agosto, continua a illuminare la classifica con i suoi romanzi Accabadora e Tre ciotole e i suoi pamphlet Stai zitta e Istruzioni per diventare fascisti. E ora, già terzo su Amazon, arriva il suo Dare la vita, da Rizzoli a cura di Alessandro Giammei, scritto nelle ultime ore della sua, sui temi che aveva urgenza di mettere a fuoco: la maternità, la famiglia queer, la gestazione per altri. Temi che mettono in crisi la presunta radice dell’essere donne. Interrogarci intorno a questa radice significa sfidare i concetti di normalità e di naturalità a cui siamo abituati. Michela Murgia lo ha fatto per anni, nei suoi libri e sui social, e nelle ultime settimane di vita ha raccolto i suoi pensieri per questo pamphlet prezioso, in cui ci racconta – partendo dall’esperienza personale – un altro modello di maternità, come si possa dare la vita senza generare biologicamente, come i legami d’anima possano sommarsi ai legami di sangue.Infine il debutto nel giallo Mondadori di un fuoriclasse come Antonio Manzini, quello di Rocco Schiavone. Due delitti in apparenza slegati. Un archivista con un segreto impossibile. Un giornalista che dovrà chiedersi da che parte stare. Tutti i particolari in cronaca, il titolo. Da trent'anni passava nove ore al giorno in archivio, lo sapeva che quei faldoni parlavano. Qualcuno urlava.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediBeppe CottafavieditorEditor e semiologo. Si è formato con Umberto Eco e Paolo Fabbri – è consulente editoriale di Mondadori Libri, dirige la casa editrice digitale Il dondolo del Comune di Modena e il Festival della Satira di Forte dei Marmi. Ha diretto Comix. È responsabile della sezione Idee di Domani.
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