Pestaggio alla fermata del bus: 14enne massacrato dal brancoL'intervistaJulie Derron a caldo: «Sono orgogliosa della mia medaglia»La zurighese,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock argento nel triathlon stamane a Parigi 2024, si racconta: dalle aspettative alla qualità dell'acqua nella Senna, passando per il riso a colazione©ANTHONY ANEX Red. Online31.07.2024 13:51Tutti la cercano. Perché, beh, Julie Derron è la star del giorno in casa rossocrociata. L'atleta zurighese, infatti, ha vinto la medaglia d'argento nel triathlon. Dopo l'exploit, Derron si è concessa a microfoni e taccuini. Affrontando una vasta gamma di argomenti, fra cui (sorpresa) i rituali per la colazione.Iniziamo da una domanda banale: è un giorno perfetto, questo, per lei?«Sì. Credo, almeno, di aver fatto una gara perfetta. Ma non ho ancora realizzato il fatto di aver vinto una medaglia d'argento. È incredibile, sono estremamente orgogliosa, abbiamo lavorato tanto con la squadra».Quando ha pensato che una medaglia fosse davvero possibile?«Dopo circa due giri di gara, quando ero ancora nel gruppo di testa. Eravamo in quattro, quindi una di noi sarebbe rimasta a mani vuote. Mi sono detta: no, non sarò io quella. Dopo due giri mi sentivo bene. Il piano era di impostare un buon ritmo e accelerare nella seconda metà. Ha funzionato, tant'è che sono riuscita a staccare due delle altre atlete».Si aspettava un risultato del genere?«Tre o quattro settimane fa ho detto a Brett Sutton, il mio allenatore, che sentivo di poter vincere una medaglia. Sapevo di che cosa ero capace e sapevo di essere in buona forma. Ma una cosa è essere in forma, un'altra è essere in grado di fare bene il giorno della gara. Il fatto che io sia riuscita a farlo, beh, mi rende estremamente orgogliosa».Lei ha studiato nutrizione. Quando la sveglia suona prima e per la precisione alle 4, come oggi, che cosa bisogna mangiare in vista della gara?«Ovviamente, negli anni, provi e cerchi molte cose. Come atleta, devi trovare ciò che ti consente di dare il massimo. Studiare nutrizione non mi ha necessariamente aiutato, ma è stato sicuramente un buon modo per pensare ad altre cose. Quanto alla colazione odierna, ho mangiato riso e miele. Sono abituata, in quanto triatleta, a mangiare riso alle 5 del mattino». Ha seguito le discussioni e le polemiche sulla qualità dell'acqua nella Senna?«Sì, ma è qualcosa che non potevo influenzare. Dovevo e dovevamo, noi tutte, solo aspettare che venisse presa una decisione. Sulla Senna posso dire che la corrente era piuttosto forte, è stata una vera sfida».Com'è andato il tratto a nuoto?«Sarei potuta uscire dall'acqua con qualche secondo in meno. Ma a un certo punto ho avuto un piccolo momento no. Di riflesso, ho dovuto spendermi molto per rimanere agganciata alle migliori. Sapevo che quello sarebbe stato un momento decisivo».E il tratto in bicicletta? Ci sono state diverse cadute, era preoccupata?«Non è stato facile, ma ero sicura della mia tecnica e non mi sono preoccupata. Avevo forzato molto, in allenamento, proprio sulla bicicletta. Nell'ottica di non avere poi problemi in gara».In questo articolo: Parigi 2024
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