Extinction Rebellion, gli attivisti si oppongono alla loro archiviazioneRoma,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella 23 lug. (askanews) – Banca del Fucino ha ospitato oggi a Roma le imprese del territorio in occasione di un incontro dedicato alla transizione energetica e alle opportunità di finanziamento. Sono stati messi in evidenza – informa una nota dell’istituto – i vantaggi delle misure Transizione 5.0 e 4.0, con particolare riferimento ai benefici fiscali e agli incentivi disponibili, così come le opportunità di finanziamento specifiche per le imprese del Lazio. Si tratta di fondi importanti dato che solo la misura Transizione 5.0 vale 6,5 miliardi di euro e si somma ai fondi già disponibili per la misura ordinaria Transizione 4.0. Per le imprese con sede nella Regione Lazio sono disponibili 40 milioni aggiuntivi per unità produttive che hanno registrato nell’anno 2023 consumi di energia primaria non inferiori a 60 MWh/anno. In particolare, per quanto riguarda i fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio è stato illustrato – si legge ancora nella nota – che i progetti devono prevedere investimenti che determinano una riduzione di almeno il 30% delle emissioni dirette e indirette oppure, nel caso di investimenti per l’efficienza energetica degli edifici, che determinano una riduzione del 30% dei consumi. Ogni progetto deve essere di importo non inferiore a 150 mila euro e si può ottenere un contributo massimo di 2 milioni di euro. Tutti i progetti devono essere conclusi e rendicontati entro 18 mesi dall’approvazione e non devono riferirsi a edifici a uso residenziale. Sul fronte invece della nuova misura Transizione 5.0 è emerso che il credito d’imposta sarà riconosciuto nella misura del 35% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro e nella misura del 15% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino ai 10 milioni di euro, per poi scendere al 5% fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro. Le modalità di accesso al contributo saranno definite nell’apposito decreto e saranno riferite agli anni 2026-2030. L’appuntamento ha visto la partecipazione di Andrea Miccio, Responsabile Direzione Finanza d’impresa di Banca del Fucino, Carlo Cavallero, Vice Direttore Generale di Igea Digital Bank, Ernesto Chiorazzi, Consigliere di E-Way Finance, Giuseppina Maiorano, Coordinatrice Ufficio Orientamento Lazio Innova, Marco Belardi, Consulente del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Francesco Trapani CEO di Errendi. “Da diversi anni, Banca del Fucino ha posto la transizione energetica al centro delle proprie strategie di sviluppo attraverso investimenti diretti, l’onboarding di professionalità specializzate nonché attraverso un’offerta creditizia mirata. In particolare, Igea Digital Bank, seconda banca del Gruppo, è la Banca del Gruppo focalizzata su questi temi, con competenze e prodotti specifici. Nel contesto attuale, le misure Transizione 5.0 e 4.0 offrono una opportunità imperdibile e il nostro Gruppo è pronto ad affiancare le aziende virtuose in questo percorso, mettendo loro a disposizione un know-how unico nel settore creditizio”, ha spiegato Carlo Cavallero, Vice Direttore Generale Igea Digital Bank. -->
Poca acqua e siccità, Basilicata chiederà stato di emergenza - Tiscali NotizieDisobbedienza civile o vandalismo? Il dibattito coi lettori su Ultima generazione L'incontro con Cingiolani: Greta Thunberg canta Bella Ciao con gli attivisti e dice di smetterla con il bla, blaAttivisti schedati a Mantova. Se Eni sponsorizza l’evento non si può protestareCrisi idrica, a Milano Sala annuncia la riduzione dei consumi e la chiusura di fontane