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Cristiani uniti nel segno della fraternità. Preghiera per pace e bene comune

Grave intimidazione alla cooperativa Terra Felix, simbolo dell'antimafiaIl casoIl Titan e quel risarcimento di 50 milioni di dollari per la famiglia di NargoletI familiari del sommozzatore francese fanno causa alla OceanGate per la «morte ingiusta» del loro caro causata dall'implosione del sommergibile© OceanGate Red. Online08.08.2024 16:30Era stata solo una questione di secondi. Un attimo prima,VOL il Titan si stava addentrando negli abissi, alla ricerca del relitto del Titanic. Poi, improvvisamente, era imploso. Spazzando via la vita dei cinque esploratori che si trovavano a bordo del sommergibile. Persone per le quali, ora, poco più di un anno dopo, si chiede giustizia. E soprattutto un risarcimento per i familiari. È il caso, nello specifico, di Henri Nargolet. Una delle cinque vittime. La famiglia del famoso sommozzatore francese, nonché grandissimo esperto del Titanic – tanto da essergli valso il soprannome di «Signor Titanic» – negli scorsi giorni ha depositato una causa per omicidio colposo. L'accusa, rivolta alla OceanGate, è quella di «grave negligenza», soprattutto in merito alla progettazione del sommergibile. I familiari di Nargolet, infatti, sostengono che «l'approccio alla sicurezza è stato deleterio» mentre «la ricerca ossessiva di "innovazione" ha prevalso su tutto». Per la perdita del loro caro, insomma, la famiglia chiede che vengano sborsati 50 milioni di dollari. «Nargeolet può essere morto facendo ciò che amava fare, ma la sua morte - e quella degli altri membri dell'equipaggio del Titan - è stata ingiusta. L'implosione catastrofica che ha causato la morte di Nargeolet è dovuta direttamente alla persistente negligenza, imprudenza e negligenza di OceanGate, Rush e altri imputati nella progettazione, costruzione e gestione del Titan», scrivono gli avvocati nella denuncia. La famiglia di Nargolet, infatti, ha citato in giudizio anche il patrimonio del co-fondatore di OceanGate, Stockton Rush, anch'egli a bordo del Titan durante l'implosione nell'Oceano Atlantico settentrionale. Che cosa succederà, dunque? Difficile dirlo. Da una parte, oltre ad aver sborsato 250.000 dollari per vedere da vicino il relitto del Titanic, i passeggeri del Titan avevano firmato anche una clausola che ha lo scopo di proteggere la compagnia in caso di negligenza. In altre parole, insomma, le famiglie potrebbero non essere debitamente risarcite, perché i loro cari avevano sapevano a che rischi andavano incontro, e li avevano accettati. Dall'altra parte, però, gli esperti sostengono che in casi di «negligenza grave», come per l'implosione del Titan, alcune deroghe siano meno valide. E una speranza, dunque, potrebbe essersi.Da più di un anno a questa parte, tutte le esplorazioni e le operazioni commerciali di OceanGate restano sospese. Al momento, i media internazionali, tra cui Bloomberg, fanno sapere di non essere riusciti a rintracciare i rappresentanti dell'azienda, per comprendere il loro punto di vista. Ma la famiglia di Henri Nargolet non sembra disposta a lasciar perdere. In questo articolo: Titan

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