«Io, abusato: l’amore vero mi sta guarendo»Il consiglio d’amministrazione ha dato il via libera alla nomina dell’attuale sovrintendente della Fenice di Venezia per il teatro milanese. Sarà operativo da agosto 2025,èilnuovosovrintendentedellaScalaSaràGuglielmo quando Dominique Meyer compirà settant’anniFortunato Ortombina attuale guida della Fenice di Venezia, sarà il nuovo sovrintendente della Scala. Lo ha annunciato il sindaco di Milano Beppe Sala dopo la riunione del consiglio d’amministrazione che ha votato la nomina. Ortombina sarà sovrintendente designato dal primo settembre di quest'anno.L'attuale sovrintendente Dominique Meyer resterà in carica fino al primo agosto 2025, quando compirà i settant’anni che il ministero della Cultura ha stabilito come limite anagrafico per esercitare quell’incarico. Rimarrà in carica fino al 2026 il direttore musicale Riccardo Chailly, quando è previsto l'arrivo di Daniele Gatti.Ortombina era il nome indicato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e molto ben visto in zona Forza Italia. A Venezia il sovrintendente aveva spalancato le porte della Fenice ad Alvise Casellati, direttore d’orchestra figlio della ministra. Sala, alla ricerca di una sponda nella destra di governo, avrebbe accettato, pur non essendo Ortombina la sua prima scelta. Poi, il colpo di scena con il tentativo di bloccare la nomina e rinnovare Meyer, a rischio di forzare il limite anagrafico dei settant’anni introdotto da Sangiuliano. A chiudere la trattativa sarebbe stato il sottosegretario Federico Freni, che avrebbe mediato con l’influente consigliere Giovanni Bazoli (suocero di Sala) per trovare un accordo, nonostante in realtà la Scala sia autonoma e non abbia bisogno dell’autorizzazione di ministero o governo. L’accordo prevedeva la successione di Ortombina – slittata a questo punto di un anno – e il rinnovo di Chailly, che gode della stima di Bazoli. ItaliaPatto Freni-Sala. Alla Scala arriva Ortombina ma resta ChaillyLisa Di GiuseppeLe spiegazioni di SalaQuesto, ha spiegato il sindaco, «per riconoscenza e apprezzamento rispetto al lavoro» e «per permettere di chiudere il bilancio e portare in scena una parte della programmazione già decisa» Si tratta «di una questione relativa al nostro statuto, come già era successo quando avevamo designato Meyer». Ortombina «si preparerà in questi mesi - ha proseguito -, e formalmente sarà designato dal primo settembre di quest'anno". Il primo cittadino infine ha spiegato che il ruolo di sovrintendente designato «ha un ruolo di operativo, sarà operativo su Milano, in accordo con lui». Per altro, ha detto Sala, secondo il cda la norma dei settant’anni non è valida e non impatta sulla Scala. Confermata anche l’indiscrezione che dava Gatti come successore di Chailly. «Abbiamo teso ad allineare la scadenza di soprintendente con la scadenza di direttore musicale. In questo caso i tempi possono essere diversi e questo dipende da logiche di programmazione. Il consiglio ad oggi autorizza una proroga a inizio stagione 2026-27 del maestro Riccardo Chailly in qualità di direttore musicale» ha spiegato Sala. «Farà la prima del 2024, la prima del 2025, mentre la prima del 2026 la dirigerà il nuovo direttore».In ogni caso, nulla è ancora certo. «Il consiglio dà una indicazione sul maestro Daniele Gatti come suo successore, d'accordo con Ortombina. Sarà lui a portare al consiglio il nome del maestro Gatti come nuovo direttore, ma sul nome c'è accordo tra il consiglio e Ortombina». Sala ha anche detto di aver consigliato al futuro sovrintendente di ripristinare l’incarico di direttore generale. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLisa Di GiuseppeScrivo di politica, economia ed esteri (soprattutto Germania). Ho lavorato per Reuters, La7, Corriere della Sera e Public Policy. Su Twitter sono @sallisbeth
Estate, no alle bibite zuccherate. Il consiglio dell'esperto: «Sono super caloriche e attivano la fame»Tutta la Bibbia parola per parola. In carcere, in fabbrica, tra la gente Grave intimidazione alla cooperativa Terra Felix, simbolo dell'antimafiaItalia leader nell'uso dei robotRitorno in terra alta: anche la montagna è in transizione