Philips OneBlade, il colore Lime Green certificato Pantone - Tiscali NotizieMuore dopo 14 anni per una garza dimenticata durante un'operazione: maxi risa...Muore dopo 14 anni per una garza dimenticata durante un'operazione: maxi risarcimento alla famigliaAnziano muore per una garza dimenticata nel torace durante un'operazione avvenuta nel 2003. di Paolo Giacometti Pubblicato il 12 Gennaio 2024 | Aggiornato il 13 Gennaio 2024 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamortoSanità#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Capo Analista di BlackRock 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La struttura ospedaliera condannata a risarcire gli eredi con 1.5 milioni di euro per la negligenza medica.Morto per un intevento del 2003Un dramma si è consumato a Palermo, dove un anziano di 76 anni è morto a causa delle conseguenze di un intervento chirurgico avvenuto nel 2003, nel quale i medici avevano apparentemente lasciato una garza nel suo torace. La sentenza emessa dalla giudice del tribunale di Palermo, Angela Notaro, ha stabilito che la struttura ospedaliera, in cui si è verificato il tragico episodio, dovrà risarcire gli eredi con quasi un milione e mezzo di euro, oltre alle spese legali. L’uomo, originario di San Fratello (Me), è stato operato il 13 novembre 2003 presso il “Maria Eleonora Hospital srl” di Palermo e è deceduto il 4 agosto 2016. Secondo quanto riportato dai legali della famiglia, l’anziano ha portato nel torace per ben 14 anni la garza utilizzata per l’intervento, senza che nessuno si accorgesse di questa anomalia.La parola del peritoIl perito Renato Tona ha stabilito che la presenza del corpo estraneo ha determinato la formazione di una “voluminosa massa nella gabbia toracica del diametro di circa 15 centimetri che provocò scompensi cardiocircolatori nel paziente già affetto da altre patologie preesistenti all’intervento, causandone la morte.” Per ben 14 anni, la “massa” è stata erroneamente curata come una cisti da echinococco. Solo con la riapertura dello sterno presso l’ospedale Papardo di Messina il 2 agosto 2016 è stato possibile rilevare che si trattava, invece, di un corpo estraneo lasciato nel torace del paziente durante l’intervento del 2003 al Maria Eleonora Hospital.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in FranciainCronacaUfo avvistato a Ibiza: un video su TikTok mostra l'oggetto volante non identificato
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