Caso Matacena: Scajola condannato a due anni di carcereMovimenti filo-israeliani vicini al governo Netanyahu avrebbero speso almeno due milioni di dollari in una campagna di influenza online in USA. La campagna ha sfruttato centinaia di account fake nei social media e almeno tre falsi siti di notizie per diffondere contenuti a favore dei finanziamenti per la guerra.Influenza mirataI contenuti sono stati creati allo scopo di esortare i legislatori statunitensi a finanziare le azioni di Israele contro Gaza. Oggetto di influenza sono stati in particolare i membri del Congresso democratici e afroamericani. Buona parte del materiale fake è stato realizzato con l’AI,trading a breve termine talvolta era il risultato di una combinazione di intelligenza artificiale e persone reali con false personalità online. Il caso è stato raccontato dal New York Times.La Cina crea un radar di guerra AI: “Nessun luogo dove nascondersi”Il ruolo del governoLa campagna segreta potrebbe essere stata commissionata dal Ministero israeliano per gli Affari della Diaspora, un ente governativo che collega gli ebrei di tutto il mondo con lo Stato di Israel.Un’indagine del gruppo di controllo dei media Fake Reporter aveva già rivelato l’esistenza di una campagna di influenza online all’inizio di quest’anno, gestita dalla misteriosa società israeliana di marketing politico Stoic. Le informazioni sul web sulla società sono poche e disomogenee.Giallo sull’uso in guerra dei satelliti di Musk: la Russia ruba Starlink?I report di Meta e OpenAIMentre il Ministero israeliano per gli affari della diaspora ha negato ogni coinvolgimento e ha affermato di non avere alcun collegamento con Stoic, sia Meta che OpenAI hanno confermato, in rapporti pubblici, la connessione tra la società e la campagna. Meta ha cancellato almeno 510 account Facebook, 11 pagine Facebook, 32 account Instagram e un gruppo Facebook legati all’operazione.OpenAI ha dichiarato che Stoic si è servita di ChatGPT per la costruzione dell’immaginario online filo-israeliano. “Ha creato personaggi e biografie immaginarie intese a sostituire persone reali sui servizi di social media utilizzati in Israele, Canada e Stati Uniti per pubblicare messaggi anti-islamici”. Non è l’unica campagna di influenza con AI che OpenAI ha bloccato: ne sono state individuate di simili provenienti anche da Russia, Cina e Iran.
Crisi libica, Conte: "Importante un cessate il fuoco sostanziale"Di Battista su Paragone: "Più grillino di tanti altri" Rousseau, nuovo incarico per Alessandro Di BattistaFilippo Nogarin, ex sindaco di Livorno: "Sono sul lastrico"Sondaggio Tecné: Lega in calo, il governo non è più gradito