Voto di scambio: approvato alla Camera con 280 sìTaglio dei parlamentari,MACD mancano le firme: slitta il deposito in CassazioneTaglio dei parlamentari, mancano le firme: slitta il deposito in CassazioneDietrofront sul taglio dei parlamentari: rinviato il deposito in Cassazione per la mancanza delle firme necessarie. di Antonella Ferrari Pubblicato il 9 Gennaio 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataParlamento#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Brusca frenata nella vicenda del taglio dei parlamentari: il deposito in Cassazione era infatti previsto per la mattinata di giovedì 9 gennaio alle 11, ma è slittato a causa della mancanza di alcune adesioni. Le firme richieste per il referendum sono 64, ma alcuni senatori, sembra 8, si sarebbero tirati indietro proprio nelle ultime ore. Stando alle prime informazioni sarà fissato nelle prossime ore un nuovo appuntamento entro il 12 gennaio in Cassazione.Taglio dei parlamentari: mancano le firmeLa notizia dello slittamento è arrivata nella stessa mattinata in cui sarebbe dovuto avvenire il deposito. Andrea Cangini, uno dei tre parlamentari promotori dell’iniziativa ha assicurato di essere già al lavoro per stabilire una nuova data entro il termine ultimo fissato per il 12 gennaio: “Altri si stanno aggiungendo per cui per correttezza abbiamo chiesto alla Cassazione uno slittamento” ha detto. La notizia è arrivata a sorpresa, dato che nei giorni scorsi era stato raggiunto il numero di 66: sarebbero 8 i senatori che all’ultimo momento avrebbero fatto marcia indietro facendo perdere il numero minimo necessario che mette ora in bilico lo svolgimento del referendum che dovrebbe tenersi in primavera.I motivi del dietrofrontSarebbero ben 8 i senatori che hanno deciso di fare marcia indietro e i motivi, sempre secondo Cangini, sono riconducibili a pressioni su vari fronti: “Si è diffusa – ha spiegato – la convinzione che il referendum possa accorciare la vita della legislatura“. Il dietrofront sarebbe stato comunicato proprio mentre i promotori della raccolta stavano chiudendo il verbale, la cui consegna è stata bloccata. Le nuove firme dovranno essere raccolte e verbalizzate entro il 12 gennaio e potranno essere consegnate in Cassazione entro il giorno successivo.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
Primarie Pd, Renzi: "Il vincitore non tema guerriglia"Reddito e quota 100, confermato Cdm per approvare il maxi decreto Inps, accordo Lega-M5S: Nori presidente, Tridico viceLilli Gruber capolista alle Europee: chi la chiamaSalvini-Boldrini, scontro su Twitter