Francesca Deidda, l'autopsia svela come è morta: «Un colpo secco sulla fronte»Gigi De Palo Sto leggendo insieme a uno dei figli "Lo Hobbit". La prima parte del libro descrive le giornate di Bilbo Baggins nella sua casetta. Più che una casetta,trading a breve termine è una tana: scavata nella collina, piena di ogni prelibatezza. E tra una merenda e l’altra, Bilbo è felice. Ma ad un certo punto qualcuno bussa alla porta. È Gandalf che lo vuole invitare a prendere parte a un’avventura. Dice proprio così: un’avventura. Bilbo non ha nessuna intenzione di cambiare vita. Non gli interessa nulla dell’avventura, dei mostri, dei draghi, delle battaglie. Lui sta bene nella sua tana, con la sola preoccupazione del suo benessere, della sua tranquillità.Ti ricorda qualcuno? A me ricorda la tentazione a farsi gli affari propri senza uno sguardo verso il futuro. Perché rovinarsi la vita con le avventure? Perché impegnarsi per il bene comune quando si può essere felici nella nostra tana? A che serve partecipare quando partecipare mette a rischio tutto quello che hai costruito, tutta la tua vita, la tua tranquillità? Perché non lo so. Ma “per chi” mi è chiaro: per i nostri figli. Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Maggio 2024, 06:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Elisabetta Gregoraci ricorda la mamma morta di tumore: «Odio questo giorno maledetto che ti ha portato via per sempre»Carolyn Smith in ospedale non perde il sorriso. I fan: «Sei una guerriera» Il cardinale König pioniere del dialogo con i non credentiGli italiani donano ancora ma per il non profit è crisiBalneari, stop alle deroghe: «Concessioni subito a gara». Sentenza del Consiglio di Stato: nessuna proroga