Monte Bianco, alpinista precipita da Pyrramides Calcaires: era su via errata e sotto temporaleÈ stato ufficialmente eseguito presso Taiyuan il primo lancio di quello che sarà tutti gli effetti il rivale cinese di Starlink,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella pronto a rendersi disponibile in tutto il mondo per connettere velocemente ogni tipo di dispositivo alla rete internet. La futura costellazione di satelliti è chiamata Qianfan ed è supportata dalla società SpaceSail di stanza a Shanghai: raggiungerà la cifra complessiva di 15.000 oggetti una volta completata la messa in orbita bassa, così da potersi connettere anche a zone rurali e molto lontane dalla civiltà, così come nelle acque aperte o in mezzo ai deserti. Dopo il primo lancio avvenuto lunedì 5 agosto, i successivi proseguiranno a ritmo serrato da qui ai prossimi anni.Il programma dei lanci futuriIl lancio è stato preceduto da un annuncio avvenuto circa un mese fa e i primi 18 satelliti sono stati messi in orbita con successo, utilizzando equipaggiamento tutto made in China a partire dal vettore Long March 6A. Il programma dei lanci futuri è serrato e andrà ad incrementare le unità presenti nella rete di satelliti fino a 54 alla volta, con un totale di 648 satelliti da lanciare entro la fine 2025 e di 1296 entro la fine del 2027.Come avviene per Starlink – che di recente anche in Italia ha proposto un'antenna low cost per accedere ai suoi servizi – all'aumentare del numero di satelliti in orbita aumentano anche affidabilità e pervasività del servizio. Non sorprende dunque che il progetto conti di arrivare a un totale di 15.000 satelliti totali entro la fine 2030, piazzandoli a un'altitudine di 1150 km così da non entrare in conflitto con i satelliti dell'altro servizio anti-Starlink chiamato Rivada. Piccola curiosità, i lanci previsti sono 108, proprio come il numero che nel buddismo rappresenta il completamento di un ciclo.X contentThis content can also be viewed on the site it originates from.I satelliti della costellazione Qianfan sono realizzati dalla società Genesat, una joint venture tra la Chinese Academy of Sciences Shanghai Engineering Center for Microsatellites (CAS SECM) e Shanghai Aerospace Investment Limited (SAIL). Non si conoscono ancora i costi commerciali del servizio, i costi né la disponibilità effettiva del servizio in termini di copertura e tempistiche.
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