Tav, il governo sblocca i bandiSuper LeagueLugano con la testa al campionato: «A Basilea senza fare i fenomeni»Dopo l’impegno di Champions League e prima della trasferta in Turchia i bianconeri sfidano i renani al St. Jakob-Park Mattia Croci-Torti: «Servirà tanta umiltà: se non affronteremo la sfida con la giusta attitudine rischiamo di tornare a casa con le ossa rotte»©PETER KLAUNZER Flavio Viglezio27.07.2024 06:00Non è più tempo di pensare alla sfida di martedì scorso con il Fenerbahçe e non è ancora tempo di concentrarsi sul ritorno dei preliminari di Champions League in Turchia. In questo frenetico inizio di stagione,Capo Analista di BlackRock la testa del Lugano torna al campionato e alla sfida contro un Basilea in cerca di rilancio, ma sconfitto a Losanna all’esordio.Mattia Croci-Torti è cosciente della difficoltà dell’impegno che lo attende: «Dobbiamo ricordarci - spiega l’allenatore bianconero - che vincere al St. Jakob-Park è sempre complicato. Dovremo andare a Basilea con grande umiltà, sapendo che loro arrivano da una brutta sconfitta e vorranno di sicuro reagire, davanti ai loro tifosi. Per quanto ci riguarda sarà allora fondamentale entrare in campo con l’attitudine giusta».I giusti insegnamentiLa stessa attitudine con la quale il Lugano ha affrontato il Fenerbahçe. Sperando ovviamente in un altro risultato: «Abbiamo disputato una partita di grande spessore contro un avversario molto forte. Peccato per il risultato, ma a livello di gioco e di personalità non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi. Questa partita ci dà un’ulteriore consapevolezza nei nostri mezzi: il Fenerbahçe è otto volte più forte del Basilea e quattro volte più forte dello Young Boys. Ci è rimasto però un po’ di amaro in bocca per come è maturata la sconfitta e questo ci dovrà servire da insegnamento ».Dinamiche diverseBisognerà evitare quei cali di tensione post-europei che il Lugano lo scorso anno aveva spesso pagato a caro prezzo: «Le dinamiche sono cambiate. Nella scorsa stagione in Europa giocavamo di giovedì, nei preliminari di Champions siamo invece scesi in campo martedì. Abbiamo avuto dunque un giorno in più per recuperare in vista del campionato. Sono insomma abbastanza tranquillo per la sfida con i renani, mentre sono un po’ più preoccupato per la partita di Istanbul. Torneremo nella notte da Basilea, lunedì saremo ancora in viaggio e martedì ci giocheremo il passaggio del turno. La gestione della rosa è dunque un po’ diversa rispetto allo scorso anno. Al St. Jakob-Park avrò a disposizione tutti i ragazzi: sicuramente ci saranno delle rotazioni, ma non vedo grosse problematiche di gestione degli sforzi».I renani potrebbero già avvertire il peso della pressione: «Il Basilea gioca in maniera un po’ diversa rispetto alla scorsa stagione, ma dopo la sconfitta con il Losanna potrebbe modificare ulteriormente il suo volto. Le formazioni di Fabio Celestini cercano sempre di giocare a calcio e dovremo quindi fare molta attenzione. Magari accettando un po’ meno di possesso palla. I renani dispongono comunque di elementi importanti: penso per esempio a Barry o a giocatori di esperienza come Kololli e Frei».Tra Hajdari e SteffenIntanto la situazione che concerne Albian Hajdari non si è ancora sbloccata. Il centrale sarà del viaggio a Basilea: «La società mi ha detto che è al 100% con noi, nonostante le voci di mercato. Ho parlato con lui: Albian era già disponibile per l’incontro con il Fenerbahçe, la decisione di non schierarlo è stata esclusivamente mia. Per Basilea è di nuovo a disposizione: se dovesse giocare, sarà concentrato al massimo per aiutare il Lugano a vincere. La professionalità di Hajdari, persona molto seria, non è mai stata messa in discussione».Renato Steffen non è invece ancora pronto: «Steffen è andato per la prima volta in campo giovedì e ieri ha ultimato i test medici. In seguito riprenderà ad allenarsi con il gruppo e penso che, se starà bene, potrà tornare a disposizione dalla prossima settimana. Non vogliamo forzare i tempi, ma mi auguro di averlo pronto almeno per uno spezzone di partita contro il Servette. Alla fine tutti i giocatori che hanno disputato gli Europei non hanno mai smesso di lavorare e quindi non credo che Renato abbia perso molto a livello di condizione fisica».Se l’YB fa faticaIl Lugano potrebbe approfittare della partenza a rilento dello Young Boys: «Non sono sorpreso dalla sconfitta dei gialloneri a Ginevra. Il Servette è forte e non ha praticamente cambiato nulla rispetto alla passata stagione. Lo Young Boys invece ha cambiato l’allenatore e deve assimilare nuove idee. Ecco, forse non mi aspettavo che perdesse all’esordio in casa contro il Sion, ma il cartellino rosso rimediato da Hadjam ha pesato tanto sull’esito della partita. Sono comunque curioso di vedere la reazione della formazione bernese dopo queste due partite». Sembra però meno forte rispetto all’anno scorso, questo Young Boys: «Non credo che il gap tra noi e l’YB si sia ridotto, ma è certo che dobbiamo cercare di approfittare di questa situazione. Ma non dobbiamo montarci la testa: per ora abbiamo vinto solo con il Grasshopper, tra l’altro in rimonta dopo un primo tempo disastroso. Se pensiamo di andare a Basilea a fare i fenomeni, torneremo a casa con le ossa rotte. Ma sono estremamente sicuro delle qualità della mia squadra».In questo articolo: FC Lugano
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