M5s, timore sui numeri al Senato dopo le espulsioni nel movimentoAtleticaDa Duplantis Guglielmoa Kipyegon, a caccia di oriSono in molti i campioni dell’atletica leggera che possono confermare i successi di Tokyo 2020 e stabilire nuovi primati mondiali©Keystone/ Adam Warzawa Manuel Arrigo31.07.2024 06:00Non solo la velocità tiene banco nell’atletica leggera a Parigi. Sì, anche le altre discipline faranno fremere gli appassionati, con record che sono pronti a cadere e campioni a salire sul gradino più alto del podio.Tra le superstar internazionali più attese c’è sicuramente Armand Duplantis. Uno dei nomi più altisonanti dell’atletica leggera degli ultimi anni, «Mondo» vuole bissare il successo olimpico di Tokyo 2020. Oddio, il suo oro appare quasi scontato. Il 24.enne ha già vinto di tutto e di più, e sembra francamente imbattibile. Ma occhio a possibili nuovi record. L’astista – nato in Louisiana ma di nazionalità svedese grazie alla mamma Helena – ha già battuto otto volte il record del mondo; l’ultima solo tre mesi fa (6m24) in Diamond League. A giugno, durante gli Europei di Roma, ha nuovamente flirtato con la storia, fallendo però i 6m25. Presto un nuovo tentativo davanti ai 70.mila dello Stade de France?A dare del tu ai record è anche Faith Kipyegon. Nel 2023 – oltre ad essersi laureata campionessa del mondo sui 1500 e 5000 metri piani, siglando un’inedita doppietta – ha infatti battuto tre record in meno di cinquanta giorni, ed è stata eletta atleta dell’anno. Al Meeting di Parigi di inizio luglio ha ulteriormente migliorato il suo primato sui 1500m: già due volte campionessa olimpica in questa disciplina, entrerebbe nella leggenda se dovesse firmare il tris. Si gioca le sue carte anche nei 5000 metri, ma dovrà vedersela con l’etiope Gudaf Tsegay e con l’olandese Sifan Hassan, altra polivalente fuoriclasse del mezzofondo.In ambito maschile, nella maratona le luci dei riflettori saranno puntate sul keniota Eliud Kipchoge, che andrà alla ricerca del terzo successo olimpico. Nel 2019 realizzò qualcosa che pareva impossibile a molti, terminando la maratona sotto le due ore. Tuttavia, non è stato registrato come record ufficiale poiché la corsa non adempiva alle regole di gara standard. Poco male, perché il 39.enne resta probabilmente il più grande di tutti i tempi nella sua disciplina. La sua preparazione verso Parigi è però stata disturbata da infelici avvenimenti extra-sportivi. Sì, perché il campione è stato accusato senza alcuna prova di essere coinvolto nell’incidente che a febbraio è costato la vita di Kelvin Kiptum, suo connazionale, rivale e primatista della maratona. Le minacce ricevute sui social hanno disturbato le sue prestazioni negli ultimi mesi, ma lui si è detto nuovamente «pronto ad entrare nei libri di storia» a Parigi. Chi potrebbe batterlo? Forse l’altra leggenda dell’atletica Kenenisa Bekele.La carta d’identità non gioca però in suo favore, perché l’etiope ha già spento la sua quarantunesima candelina.La capitale transalpina aspetta anche la statunitense Sydney McLaughlin-Levrone. La 24.enne campionesse olimpica, reduce da un grave infortunio al ginocchio subito nel 2023, potrà brillare nei 400 metri a ostacoli. Pronta a sfruttare ogni sua incertezza c’è l’olandese Femke Bol, allenata dal friborghese Laurent Meuwly, che di recente si è mostrata in forma smagliante e potrebbe giocare il ruolo di outsider. Nei 400 metri piani, invece, la dominicana Marileidy Paulino – argento Olimpico e Campionessa mondiale nel 2023 – è pronta ad alzare ulteriormente il suo livello. La prestazione di Marita Koch, che completò la sua gara in 47.60 nel 1985, sembra però ancora ineguagliabileIn questo articolo: SportParigi 2024Olimpiadi
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