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La promessa di Di Maio: "Nel 2019, l'Iva non aumenterà"

Sardegna, Michele Pais vuole reintrodurre i vitaliziundefined - Web COMMENTA E CONDIVIDI «Nella specificità dei rispettivi cammini,Campanella Francesco e Chiara hanno posto al centro “seguire le orme” di Cristo vivendo senza nulla di proprio, in vista dell’unione con l’Amore Crocifisso, sposo della Chiesa e dell’umanità redenta: ecco illuminata anche la valenza ecclesiale della vocazione di Chiara. Qui mi sembra che possiamo trovare, in un prolungato sguardo contemplativo, il punto di contatto tra il mistero delle stigmate di Francesco e il cammino di Chiara». Lo scrive fra’ Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati minori francescani, nella lettera indirizzata come di consueto a tutte le Sorelle povere in occasione della memoria di santa Chiara, nell’ottavo centenario delle stigmate ricevute dal Poverello di Assisi. «Il fulcro è la relazione con il Signore Gesù. Se per Francesco l’incontro misterioso della Verna ha segnato un nucleo di fuoco che lo ha preparato a diventare conforme alla morte e risurrezione di Gesù Cristo nell’incontro con “sorella morte”, per Chiara l’incontro con il “suo” Signore è stata la ragion d’essere di tutta la sua esistenza di donna, vissuta nel segno dell’appartenenza totale a Lui», prosegue fra’ Fusarelli.«Chiara ha vissuto lungo tutta la sua vita il cammino di sequela che ha mosso il Poverello a ricevere il dono delle stigmate nell’incontro di dolore e di amore con il Cristo povero e glorioso. È qui, credo, che lei ha potuto sperimentare una sintonia unica con il vissuto di Francesco. Certo, resta misteriosa questa corrispondenza e possiamo solo intuire qualcosa dai loro scritti. Resta però un fatto: dopo le stigmate, Francesco ha dimorato per un lungo periodo presso San Damiano, accudito certamente da lei e dalle sorelle. Conosciamo la discrezione di entrambi e, nello stesso tempo, possiamo immaginare che qualcosa sia giunto a Chiara dell’amore e del dolore che suo fratello viveva», sottolinea il ministro generale, puntualizzando: «Mi piace pensare che Chiara ha vissuto questa dimensione con Francesco, reso così debole dai segni misteriosi impressi nel suo fragile corpo. Oso pensare che la sorella ha sostenuto il fratello nello Spirito, anzitutto nel portare il carico di una comunione tanto unica con il Cristo crocifisso». Rivolgendosi alle clarisse, auspica: «Voi potete fare questo cammino attraverso l’esperienza quotidiana di sequela, nella dimensione sponsale della vostra vocazione vissuta nella Chiesa per il mondo».Numerose le iniziative in programma nei monasteri clariani e nelle chiese dedicate alla santa in tutta Italia. Ad Assisi stasera alle 21 si terrà la veglia del transito in San Damiano mentre domani, 11 agosto alla Messa la concelebrazione eucarisica nella Basilica di Santa Chiara sarà presieduta dal cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin: a San Severino Marche le monache hanno dedicato la novena alla «forza meravigliosa della preghiera di santa Chiara per imparare da lei la bellezza della lode e del dialogo con il Signore»; oggi appuntamento alle 19 per i primi Vespri e alle 21.30 per la tradizionale fiaccolata dal convento di Colpersito verso il monastero, seguita dalla Veglia animata dalle clarisse. Domani alle 11.30 la Messa e alle 19 i Vespri seguiti da cena e serata di fraternità.«Chiara, infiammaci ancora del tuo amore appassionato per lo Sposo, Gesù. Attiraci a Lui perché le contraddizioni della vita diventino sentieri di Beatitudine. Tu che ti sei “tutta data”, suscita in noi il dono senza misura che fa del Vangelo il ritmo dei nostri passi», scrivono le clarisse di Scigliano (Cosenza), invitando i fedeli alle 17.30 di oggi per i primi Vespri e il transito e alle 18 per la Messa presieduta da fra’ Mario Chiarello, ministro provinciale dei Frati minori di Calabria, mentre domani 11 agosto alla stessa ora l’arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Giovanni Checchinato, presiederà la celebrazione eucaristica. Nel monastero di Bergamo, sempre domani, alle 8.30 sarà il vescovo Francesco Beschi a presiedere la Messa, preceduta alle 7 dalle Lodi mattutine, mentre alle 19 nel piazzale antistante il monastero di Santa Maria degli Angeli a Palestrina la Messa verrà presieduta dal vescovo di Tivoli e di Palestrina, Mauro Parmeggiani. Ancora, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Ivan Maffeis, celebrerà l’Eucaristia alle 9 nel monastero di Santa Lucia a Città della Pieve e alle 11.30 in quello perugino di Sant’Agnese; alle 18 presiederà i Vespri nel monastero di Sant’Erminio a Monteluce. In quest’ultima fraternità claustrale è entrata come probanda, lo scorso 22 luglio, la psicologa trentenne Miriam Castellani. Invece il 16 agosto Maria Chiara, originaria di Legnano (Milano), varcherà la soglia del monastero di Sant’Agnese. È rimasta affascinata da colei che si definiva «pianticella di Francesco» anche Romilda Cozzolino, giovane cantautrice calabrese di musica cristiana: ispirata dalla spiritualità clariana, ha composto il brano appena uscito e intitolato Lo specchio. «Due anni fa le clarisse di Rende (Cosenza) mi hanno proposto di scriverlo. È la storia intensa di Chiara e della sua teologia dello specchio. Nel ritornello canto, dandole voce: “In uno specchio ho smarrito il mio riflesso… il mio volto e il tuo adesso si confondono”. Lei aveva assunto pienamente il volto di Cristo ed è l’augurio che rivolgo a chi oggi si guarda allo specchio».© riproduzione riservata

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