Florida, mamma e due bambini trovati morti in autoGigi De Palo Sto leggendo insieme a uno dei figli "Lo Hobbit". La prima parte del libro descrive le giornate di Bilbo Baggins nella sua casetta. Più che una casetta,criptovalute è una tana: scavata nella collina, piena di ogni prelibatezza. E tra una merenda e l’altra, Bilbo è felice. Ma ad un certo punto qualcuno bussa alla porta. È Gandalf che lo vuole invitare a prendere parte a un’avventura. Dice proprio così: un’avventura. Bilbo non ha nessuna intenzione di cambiare vita. Non gli interessa nulla dell’avventura, dei mostri, dei draghi, delle battaglie. Lui sta bene nella sua tana, con la sola preoccupazione del suo benessere, della sua tranquillità.Ti ricorda qualcuno? A me ricorda la tentazione a farsi gli affari propri senza uno sguardo verso il futuro. Perché rovinarsi la vita con le avventure? Perché impegnarsi per il bene comune quando si può essere felici nella nostra tana? A che serve partecipare quando partecipare mette a rischio tutto quello che hai costruito, tutta la tua vita, la tua tranquillità? Perché non lo so. Ma “per chi” mi è chiaro: per i nostri figli. Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Maggio 2024, 06:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Elezioni in Ungheria, Orban di nuovo premier: "Abbiamo vinto contro tutti"Si masturba in aereo davanti ad una passeggera: "Ho chiesto il permesso prima del decollo" Zelensky ai leader europei: "Destino segnato se continuate a comprare gas dalla Russia"Scuolabus cade da una scogliera in Colombia, sei bambini mortiUcraina, continuano i bombardamenti su Mariupol: colpita la Croce Rossa