Re Carlo incontra i soldati ucraini ad un anno dall'inizio del conflittoTaglio dei parlamentari: la maggioranza trova i primi accordiTaglio dei parlamentari: la maggioranza trova i primi accordiL'incontro si è tenuto in settimana e avrebbe portato alle prime intese sulle misure che dovranno accompagnare il taglio dei parlamentari di Antonella Ferrari Pubblicato il 2 Novembre 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagoverno#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Guglielmo 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La maggioranza ha raggiunto le prime intese sulle riforme costituzionali che dovrebbero accompagnare il taglio dei parlamentari. I testi saranno depositata alle Camere nel corso della prossima settimana per poi dare avvio all’iter parlamentare. La riunione si sarebbe tenuta giovedì alla Camera e avrebbe visto impegnati Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Italia viva, Leu e il gruppo della Autonomie, naturalmente alla presenza del ministro delle Riforme Federico D’Incà.Taglio dei parlamentari: gli accordiIn base ai testi approvati, la base elettorale al Senato passa da regionale a circoscrizionale e i delegati di ogni regione per l’elezione del Presidente della Repubblica diventano 2 “in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze“. La legge sul taglio dei parlamentari è stata approvata in via definitiva lo scorso 8 ottobre e potrebbe essere sottoposta a referendum confermativo entro i tre mesi successivi alla pubblicazione: per far sì che ciò accada è necessaria la richiesta di un quinto dei membri della Camera oppure 500.000 elettori, oppure 5 consigli regionali.Il commento di Ceccanti (Pd)A parlare delle intese raggiunte sul tema è Stefano Ceccanti: “Il documento di maggioranza aveva previsto entro fine ottobre testi condivisi su tre aspetti. Il primo era l’aggiunta dell’equiparazione a 25 anni dell’elettorato passivo al Senato a quello della Camera che sarà aggiunto nei prossimi giorni alla riforma sull’elettorato attivo a 18 anni già in corso d’esame a Palazzo Madama. Gli altri due aspetti – ha proseguito – sono stati definitivi in un testo che sarà presentato alla Camera. Riguardano il superamento della base regionali per l’elezione al Senato in favore di una base circostanziale, per poter avere un sistema del tutto analogo a quello della Camera, anche per ovviare ai problemi per le Regioni medio-piccole con la riduzione dei parlamentari, e il passaggio da 3 a 2 rappresentanti per Regione che partecipano all’elezione del Capo dello Stato“.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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