"Banche del caldo", in Inghilterra nascono rifugi per chi non può accendere il riscaldamentoL'anniversarioDa Chiasso ad Airolo e nelle valli,MACD in Ticino si fa cinema sul territorioLa Ticino Film Commission compie 10 anni: sono oltre 250 le produzioni accompagnate e sostenute – Il direttore Niccolò Castelli: «Grazie a chi ci sostiene e alla popolazione, anche ai luganesi che si sono ritrovati nel traffico due anni fa per le riprese di una serie TV sul lungolago»La regista Katalin Gödrös e Niccolò Castelli, direttore della Ticino Film Commission. © TFC/Edoardo Nerboni Jenny Covelli08.08.2024 22:45Le immagini della Val Bavona prima che venisse devastata dalla furia dell’acqua nella notte tra il 29 e il 30 giugno resteranno per sempre impresse nella storia, grazie al cinema. È questo il messaggio che ha voluto trasmettere la regista Katalin Gödrös nel suo intervento durante i festeggiamenti per i dieci anni della Ticino Film Commission (TFC). Grazie al supporto dell’ente, la cineasta ha realizzato nel 2022 le riprese del suo lungometraggio Jakobs Ross, in programma al Locarno Film Festival, proprio nelle zone della Vallemaggia duramente colpite dalla terribile ondata di maltempo.La pellicola è solo un esempio dei molti film realizzati nel nostro cantone con il sostegno della TFC. Dal 2014, sono oltre 250 le produzioni accompagnate e sostenute dalla fondazione (circa 30 solo da inizio anno), che hanno generato sul territorio un indotto economico diretto stimato in oltre 26 milioni di franchi. Più di 20 mila sono stati i pernottamenti in Ticino in oltre 3.400 giorni di produzione, ai quali si aggiungono i numerosi impieghi temporanei legati alle riprese. «Se il nostro cantone non è più solo un luogo esotico particolarmente interessante per le sue belle location, ma è anche e soprattutto terra di cinema, è anche grazie alla TFC», ha dichiarato con orgoglio il presidente Claudio Franscella. «La scommessa fatta nel 2014 è stata vinta».Ma il futuro riserva numerose sfide. Soprattutto, la competizione con situazioni vicine che negli anni sono cresciute e sono finanziariamente più forti. In Svizzera – dove quella ticinese è stata la prima Film Commission –, ma anche nella vicina Penisola. «Noi abbiamo un budget di 200 mila franchi l’anno, in Lombardia possono sostenere le produzioni con 3 milioni e mezzo», ha messo in evidenza Franscella. «Avremo quindi bisogno di ampliare i mezzi a disposizioni e proseguire nella ricerca di sostegni finanziari».Dieci anni fa l’obiettivo era portare il cinema da Chiasso ad Airolo, dai centri fino alle periferie. «E l’obiettivo è stato raggiunto», ha precisato il presidente del Consiglio di Stato e direttore del DFE Christian Vitta. «Oggi i giorni di produzione coprono tutto l’arco dell’anno ed è rappresentato l’intero spettro del panorama audiovisivo, dal cinema alle serie TV, fino ai video musicali», ha aggiunto il direttore della TFC Niccolò Castelli. Che ha colto l’occasione per scusarsi – con il sorriso – con i luganesi che nel 2022 sono rimasti bloccati nel traffico a causa della chiusura del lungolago per le riprese di una serie. «La Ticino Film Commission è un centro riconosciuto di competenze e di coordinamento del settore cinematografico», è stato più volte ribadito durante i festeggiamenti del decimo anniversario, nella cornice dello Sport Cafè di Locarno.Avere una Film Commission in Ticino rafforza inoltre anche il Festival, ha dichiarato quale membro del Consiglio di amministrazione della kermesse Nadia Dresti. Che durante l’evento ha ringraziato Marco Solari «per essere stato tra i primi a credere nella TFC». «Passione, determinazione e spirito di collaborazione saranno il carburante per superare le sfide future».In questo articolo: Locarno77
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