Sudafrica: confermata la libertà vigilata per PistoriusTerrorismo,Professore Campanella Minniti: 'Trovato accordo internazionale coi grandi provider'Terrorismo, Minniti: 'Trovato accordo internazionale coi grandi provider'E' stato compiuto oggi un importante passo in avanti verso una grande allenza tra i governi e i grandi provider nel nome di principi della libertà e sicurezza. di Virginia Villa Pubblicato il 20 Ottobre 2017 | Aggiornato il 3 Ottobre 2018 Condividi su Facebook Condividi su Twitter #speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiL’incontro tra i governi e i grandi providerLa lotta al terrorismoI big della Rete chiamati all’incontroI Ministri G7 impegnati in un’azione comune a RaqqaUn network per verificare l’identità dei migrantiE’ stato compiuto oggi un importante passo in avanti verso una grande allenza tra i governi e i grandi provider nel nome di principi della libertà e sicurezza. Ad affermarlo è Marco Minniti che ha da poco terminato il G7 dei ministri dell’Interno a Ischia che si sono incontrati insieme ai grandi della Rete per bloccare i contenuti provenienti dal mondo del terrorismo.L’incontro tra i governi e i grandi providerInternet, si sa, è uno straordinario veicolo di libertà e cultura e proprio in virtù di questo ruolo di fondamentale importanza nella vita quotidiani di tutte le persone è fondamentale attuare misure che, se non prevengano, almeno contengano i rischi che la Rete può portare con se.La lotta al terrorismoDurante il G7 organizzato ad Ischia e che ha visto l’incontro tra governi e principali provider, sono stati decisi alcuni punti salienti che andranno attuati al fine di garantire la libertà e la sicurezza mentre si naviga in Internet.Alcuni di questi provvedimenti decisi dai big della politica vogliono, innanzi tutto, bloccare tutti quei pericolosi processi di radicalizzazione via web, quindi impedire che sermoni e slogan inneggianti la violanza, inviti al jihad e istruzioni per compiere attentati e realizzare ordigni rudimentali ma di grande impatto distruttivo, possano circolare liberamente in rete e rischiare di arrivare a destinazione.In poche parole si vuole ridurre in maniera drastica, perchè sperare di eliminarla completamente è impossibile, l’attività di proselitismo attraverso il web.I big della Rete chiamati all’incontroL’incontro tra governi e provider fa riferimento principalmente ai big della Rete, quali Google, Microsoft, Facebook e Twitter.Al termine dell’incontro i provider hanno garantito che si impegneranno fondamentalemente su tre punti cruciali: il blocco automatico e tempestivo di immagini e contenuti che siano considerati incitamento al terrorismo, la collaborazione tra provider e piattaforme che, seppur realtà minori, hanno milioni di utenti registrati e, soprattutto, una chiara ed esaustiva contronarrativa ai messaggi jihadisti.Quello che ha sottolineato il Ministro Minniti è che Internet è uno straordinario strumento in grado di veicolare libertà e partecipazione e, proprio per questo motivo, non può in alcun modo essere messo in discussione e minato dalle attività pericolose di criminali affiliati al terrorismo.I Ministri G7 impegnati in un’azione comune a RaqqaDurante l’incontro è stata presa un’altra importante decisione, quella di avviare un’azione comune per la raccolta e la condivisione delle informazioni a Raqqa, storica capitale dell’Isis, tornata ora sotto il controllo dell’esercito iracheno.Un network per verificare l’identità dei migrantiA margine dell’incontro, il Ministro Minniti e il Segretario del Dipartimento di Sicurezza interna degli Stati Uniti, Elaine Duke, hanno firmato un’intesa volta a rafforzare la cooperazione nelle prevenzione e nella lotta alla criminalità e al terrorismo.Questa intesa tra i due Stati prevede lo scambio dei dati dattiloscopici e consente, in questo modo, di creare un meccanismo di base al quale i rispettivi punti di controllo nazionali possono accedere ai dati contenuti per verificare le impronte digitali, e quindi l’identità, dei migranti.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. 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