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L’allarme Aiea: “L’Europa si prepari allo stop totale del gas russo”

Disaccoppiamento energia elettrica e gas, una soluzione al carobolletteBoccia: "Riapertura scuola il 7 gennaio?investimenti Dipende dai contagi"Boccia: "Riapertura scuola il 7 gennaio? Dipende dai contagi"Boccia sulla riapertura della scuola il 7 gennaio sottolinea che tutto dipenderà dai contagi. di Riccardo Castrichini Pubblicato il 4 Gennaio 2021 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCoronavirusscuola#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero nella quale ha fatto il punto su diversi delicati aspetti che riguardano l’attuale situazione italiana, dalla riapertura delle scuola il 7 gennaio, ai vaccini passando per il rischio di una terza ondata. Occorre anzitutto capire cosa accadrà in Italia a partire dal 7 gennaio, da quando cioè l’attuale situazione prevista del decreto Natale avrà il suo termine. Per Boccia “sarà ancora l’Italia che protegge la salute, quella del rigore e della serietà. La situazione è in rapida evoluzione e la terza ondata in Europa c’è già. L’Italia ha retto bene in un contesto internazionale difficilissimo e abbiamo riportato tutte le reti sanitarie regionali in sicurezza”.LEGGI ANCHE: Riapertura scuole 7 gennaio, Azzolina: “Valuteremo a fine anno”Boccia sulla riapertura della scuola il 7 gennaioIl ministro Boccia prosegue poi parlando delle varie misure che potrebbero essere confermate, ma “le restrizioni“ verranno prese sempre “sulla base dell’andamento dei contagi“. “Nella terza ondata – continua – a doverci preoccupare non è solo il dato dei contagi, ma la rapidità della loro ripresa. Le diverse varianti a partire da quella inglese impongono una modifica dei tempi di reazione. Bastano pochi giorni per far saltare un equilibrio delicatissimo. Alcune zone del Paese devono prepararsi a conservare limiti alla circolazione, è un fatto inevitabile per quanto sgradito a tutti, a cominciare dal governo. Ma siamo sul rettilineo finale e mentre facciamo i vaccini dobbiamo tenere al riparo i più fragili e le reti sanitarie”.Poi sulle scuole il ministro degli Affari Regionali sottolinea come il governo abbia tracciato una strada, “con la possibile ripresa il 7 gennaio in base alla condizione epidemiologica“. “Non è una scelta ideologica, ma un obiettivo – sottolinea Boccia – È evidente che lo stesso presidente del Consiglio segue con grande attenzione l’evoluzione dei contagi e le possibili difficoltà e che tutte le obiezioni delle Regioni sono prese in grande considerazione. Voglio ribadire che è la natura dell’epidemia che ci costringe spesso a prendere decisioni con un preavviso di poche ore e non la disorganizzazione“.Infine, il ministro si è espresso anche sui vaccini e sul piano di vaccinazione covid che ha palesato evidenti ritardi in alcuni territori con solo il 10% delle dosi a disposizione che è stato fin qui somministrato. “Al momento – ha detto Boccia – sono stati somministrati oltre 100mila vaccini su 450.000 disponibili da qualche giorno. Da domani mattina primo giorno feriale dell’anno correranno tutti, ne sono sicuro. I dati sono in continuo aggiornamento sulla base delle cifre fornite dalle Regioni alle quali spetta l’organizzazione sui territori. Ci sono Regioni come il Lazio – aggiunge – che non si sono mai fermate né a Natale né a Capodanno e sono un modello per tutti”. Poi sulla possibilità di rendere il vaccino obbligatorio: “Non sono favorevole a un’obbligatorietà straordinaria, ma semplicemente ad applicare le norme in vigore. Chi vuole e deve lavorare deve innanzitutto difendere quelli con cui lavora. E’ un principio di democrazia, superiore a quello della libertà di scelta personale”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"

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