Coronavirus, Renzi: "Riapriamo l'Italia. Serve un piano"Per Lacerenza «serve unità». I dem piemontesi trovano l’unità sul nome dell’assessora al Lavoro del comune di Torino. Il nome arriva dopo una lunga trattativa e la rinuncia di Daniele Valle e Chiara Gribaudo. Il Movimento si smarcaDomenico Lacerenza,analisi tecnica il candidato su cui erano convenuti Pd e M5s in Basilicata, rinuncia alla candidatura. «E' una decisione presa con assoluta serenità e anche nell'interesse delle forze politiche che hanno voluto propormi. Avevo dato la mia disponibilità, ma non posso non registrare le reazioni che ci sono state in seguito. In ogni caso voglio che lo spirito che ha portato alla proposta che ho ricevuto, cioè la ricerca dell'unità dei moderati e progressisti e l'offerta di una coalizione capace di battere il centrodestra in Basilicata, sia preservato, e per questo faccio un passo indietro».«Lo devo anche alla mia storia professionale e per rispetto alla comunità dei lucani - ha aggiunto - ringrazio quanti hanno espresso fiducia nei miei confronti, e in particolare Elly Schlein, Giuseppe Conte e Angelo Chiorazzo».Il Pd del Piemonte invece ha trovato l'unità sul nome di Gianna Pentenero come candidata presidente alla prossime elezioni regionali di giugno.Il discorso«Ringrazio Valle e Gribaudo, perché non hanno mai giocato una partita individuale, ma hanno lavorato per unire. Il lavoro che hanno fatto è stato serio, importante e mirato a costruire: se così non fosse, io ora non sarei qui».Questo l'esordio all'assemblea regionale del Pd della candidata presidente a sorpresa del partito alle prossime regionali, Gianna Pentenero, il nome sul quale si è ricompattato il partito in Piemonte, grazie al "passo di lato" compiuto questa mattina da Daniele Valle, vicepresidente di minoranza dell'attuale consiglio regionale, e Chiara Gribaudo, vicepresidente del partito.«Da questo momento - ha affermato Pentenero - ci attende un lavoro duro e complesso. Vorrei costruissimo questo percorso velocemente e tutti insieme, nella consapevolezza che ce la si può fare: nulla è impossibile».Nel suo breve intervento, Pentenero ha ricordato di avere «già servito questa Regione con due grandi presidenti, Mercedes Bresso e Sergio Chiamparino, e la città di Torino con il sindaco Stefano Lo Russo». «In una situazione completamente diversa dall'attuale - ha rimarcato la neocandidata - abbiamo lavorato molto e molto costruito».I Cinque stelleIl Movimento 5 stelle esita a fare sua la candidatura. «Apprendo adesso la notizia della riunione di parte del Pd, forse evidentemente c'è la persuasione anche se adesso non voglio esprimermi, ma c'è la persuasione che forse non si era ancora raggiunto un sufficiente punto di convergenza, di condivisione, qui forse è l'indicazione da parte del Pd di una candidatura, comunque adesso valuteremo internamente, ci sentiremo anche con il Pd, in ogni caso se dovessimo anche registrare questa divergenza non lo faremo certo pensando che abbiamo dei nemici da combattere, chiaro? Questo lo voglio dire con molta chiarezza» ha detto il presidente Giuseppe Conte. Ancora più netto il Movimento piemontese, che si smarca con una nota: «Apprendiamo dalle agenzie di stampa la decisione maturata dal Partito Democratico di ufficializzare la candidatura di Gianna Pentenero alle prossime elezioni regionali del Piemonte. Registriamo questo cambio di passo e di metodo. Alla luce di tutto questo, nei prossimi giorni il Movimento illustrerà il proprio programma e avvierà il percorso per la scelta del proprio candidato presidente - convinto che il nodo per far voltare pagina al Piemonte sia quello di un'agenda programmatica all'altezza della volontà di cambiamento richiesta dai cittadini» si conclude la nota.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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