Morto Vittorio Prodi, fratello dell'ex premier: aveva 86 anniDraghi sempre più lontano dal Quirinale: perché la crisi del Pd frena la corsaDraghi sempre più lontano dal Quirinale: perché la crisi del Pd frena la corsaDraghi sempre più lontano dal Quirinale: i Dem sono frammentati e contrari e i partiti storcono il naso di fronte alla prospettiva del voto anticipato di Giampiero Casoni Pubblicato il 4 Novembre 2021 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataMario DraghiPartito Democraticosergio mattarella#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,ùlontanodalQuirinaleperchécriptovalute 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiDraghi sempre più lontano dal Quirinale: le troppe “tribù” del PdGiorgetti rilancia su di lui ma Mario Draghi pare sempre più lontano dal QuirinalePerché Draghi è sempre più lontano dal Quirinale: il voto anticipato che non piace quasi a nessunoSe lo dice Renzi che punta su Casini c’è da crederci: Draghi sempre più lontano dal QuirinaleMario Draghi sarebbe sempre più lontano dal Quirinale e il motivo della corsa in frenata starebbe anche nella crisi del Pd dopo il fallimento del Ddl Zan. Cosa c’entra il Ddl Zan con il Quirinale? È presto detta: il voto sulla controversa legge ha evidenziato come non mai la condizione di “galassia” dei Dem, cioè la scarsissima possibilità di controllo di un voto che per il Colle può essere solo granitico e compatto, e il Partito Democratico compatto non lo è oggi forse come non mai. Draghi sempre più lontano dal Quirinale: le troppe “tribù” del PdLa riprova? Il fatto che secondo Libero un esponente dem avrebbe detto che “il Pd è fatto di mille tribù” e che lo stesso segretario Enrico Letta avrebbe chiesto alla capogruppo al Senato Simona Malpezzi di capire quanto il dissenso espresso sul ddl Zan “potrebbe materializzarsi anche sul voto del Quirinale”. Ma non è solo il Pd ad avere remore. La proposta di Draghi al Qurinale, in ballo già da tempo ma più per gioco di scacchiera, l’aveva ritirata fuori il ministro della Lega Giancarlo Giorgetti in una intervista a Bruno Vespa nel libro “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e perché Draghi la sta risanando)”. Giorgetti rilancia su di lui ma Mario Draghi pare sempre più lontano dal QuirinaleHa detto Giorrgetti: “Potrebbe guidare il convoglio anche dal Quirinale”. Giorgetti è “bilocato” fra Draghi ed un Mattarella bis, ma dal governo nicchiano o approvano pro forma. Giuseppe Conte non ha preclusioni ma fa chiaramente capire che Draghi non è la prima scelta. L’ex premier la butta da giorni sulla scelta condivisa con il centro destra. Luigi Di Maio pare orientato a tenersi fuori per il momento, e a DiMartedì ha detto: “Io sono un grande estimatore del presidente Draghi e lavoriamo convintamente ogni giorno. Però non mi presto adesso al totonomi, è troppo presto”. Perché Draghi è sempre più lontano dal Quirinale: il voto anticipato che non piace quasi a nessunoMa qual è il vero segreto della riottosità a Mario Draghi sul Colle? È preso detta: in quel caso si andrebbe al voto anticipato e al voto anticipato non ci vuole andare nessuno dei partiti, tranne Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia che non a caso è all’opposizione. La riprova? Se lo dice Renzi che punta su Casini c’è da crederci: Draghi sempre più lontano dal QuirinaleLo stesso sponsor numero uno del premier in carica, Matteo Renzi, ha rilanciato a Zapping la carta di Pierferdinando Casini: “È un ex-presidente della Camera dei deputati, in molti casi gli ex-presidenti della Repubblica sono stati prima presidenti di uno dei rami del Parlamento”. Il dato certo è che il Pd storce il naso, lo confermano le parole di Enrico Borghi, che a Letta è tanto vicino quanto omologo in tema di esternazioni: “Se Giorgetti ritiene che si debba evolvere verso un sistema semipresidenziale, presenti un ddl e si faccia promotore di una riforma”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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