Festività Liturgiche - Calendario - Vatican NewsQuando muori resta a me ha riguadagnato il primo posto,VOL superando Lucarelli e anche la new entry del re dell’horror Stephen King. Mentre Gad Lerner su Gaza è terzo nella saggisticaPer dire, non ci sarà nemmeno Zerocalcare a Francoforte, anche lui non è rubricato nella lista dei cento invitati. Eppure a Francoforte saranno presenti grandi nomi dell’illustrazione come Beatrice Alemagna, Lorenzo Mattotti (autore anche del manifesto d’Italia Ospite d’Onore), Alessandro Sanna, Olimpia Zagnoli e protagonisti del fumetto come Igort, Luca Enoch, Milo Manara, Teresa Radice e Stefano Turconi, Pera Toons. E con Lucca Comics & Games si darà visibilità al fumetto italiano.Ma Zero non c’è. Anche se sostiene da solo mezzo mercato del fumetto italiano, è tradotto in tutto il mondo, vende centinaia di migliaia di copie e guarda tutti dall’alto in basso del primo posto, riguadagnato dopo una settimana al secondo, della classifica dei libri più venduti in Italia con Quando muori resta a me, per Bao. ItaliaL’esclusione di Saviano dalla Buchmesse di Francoforte è uno scaricabarile comodo a tuttiLisa Di GiuseppeIl ritorno di KingDavanti a Selvaggia Lucarelli sulla beneficenza farlocca di Chiara Ferragni e la rovinosa caduta dei Ferragnez e il nuovo King You like it darker. Salto nel buio da Sperling&Kupfer. Dal leggendario Maestro della narrativa, una raccolta di racconti, che ci conferma la sua capacità di sorprendere, stupire e portare terrore e conforto insieme. Preparatevi a fare un salto nel buio. «L’immaginazione ha fame e ha bisogno di essere nutrita» scrive Stephen King nella postfazione di questa raccolta di 12 racconti che ci calano nei meandri più oscuri dell’esistenza, sia metaforicamente sia letteralmente.Storie sul destino, la mortalità, la fortuna e le pieghe della realtà dove tutto può succedere, ricche e avvincenti come i suoi romanzi. King, da oltre mezzo secolo, un maestro della forma, scrive per provare «l’euforia di abbandonare la quotidianità» e in You Like It Darker i lettori sentiranno la medesima esaltante sensazione.La parte di Lerner«A me dunque è toccata la parte dell’ebreo buono. Quello elogiato sui social perché riconosce le malefatte dei suoi fratelli israeliani; quello che non dà dell’antisemita a Ghali se sul palco di Sanremo grida: “Stop al genocidio”; quello che non parla solo del massacro degli ebrei del 7 ottobre ma anche di quel che era successo prima e quel che sta succedendo dopo».Così Gad Lerner new entry al nono posto, terzo della saggistica, con Gaza. Odio e amore per Israele , da Feltrinelli. “Si può vivere in paradiso sapendo di avere l’inferno accanto?” “Muori Sansone con tutti i filistei!” È a Gaza che la Bibbia colloca il celebre episodio in cui il guerriero ebreo perde la vita fra le macerie insieme ai nemici: il popolo dei filistei che dà il nome alla Palestina moderna. È da Gaza che il 7 ottobre 2023 hanno sconfinato le milizie di Hamas per compiere in Israele il più terribile massacro di ebrei dal tempo della Shoah.È sugli abitanti di Gaza che il governo Netanyahu ha scatenato una sanguinosa offensiva militare con il risultato di screditare la reputazione di Israele e isolarlo come mai prima d’ora. Gaza, insomma, oltre che un luogo è diventato il simbolo di una contesa che assume nel mondo dimensione culturale e morale.Gad Lerner si misura con il fanatismo identitario che ha contagiato i due popoli in guerra. Da ebreo per il quale Israele ha significato salvezza, deve fare i conti con l’esclusivismo e il tribalismo della destra sionista. Le spaccature della società israeliana, il rinchiudersi in sé stesse delle comunità ebraiche della diaspora, che si sentono incomprese e lanciano accuse di antisemitismo a chi solidarizza con i palestinesi, lo riportano alle domande cruciali che già si poneva Primo Levi: che futuro può avere questo Israele? Che funzione può esercitare il filone ebraico della tolleranza?Un libro sincero e necessario per non finire arruolati negli stereotipi delle opposte fazioni, preludio di ogni guerra.Al decimo posto altra new entry saggistica col nuovo libro di Federico Rampini, Il nuovo impero arabo. Come cambia il Medio Oriente e quale ruolo avrà nel nostro futuro per Solferino.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediBeppe CottafavieditorEditor e semiologo. Si è formato con Umberto Eco e Paolo Fabbri – è consulente editoriale di Mondadori Libri, dirige la casa editrice digitale Il dondolo del Comune di Modena e il Festival della Satira di Forte dei Marmi. Ha diretto Comix. È responsabile della sezione Idee di Domani.
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