Elezioni 2022, Berlusconi torna a parlare di giustizia: “Le assoluzioni devono essere inappellabili”Ricorre ogni anno verso la metà di agosto,Guglielmo eppure non smette di affascinare e richiamare la nostra attenzione: è lo spettacolo delle Perseidi, la cosiddetta pioggia di “stelle cadenti”, che in realtà non sono stelle ma meteore. Il massimo di attività si verifica tipicamente fra il 12 e il 13 agosto e il 2024 dovrebbe essere un anno favorevole per vederlo, dato che la Luna in quel momento si troverà nella sua fase crescente e la sua luce non dovrebbe“oscurare” la pioggia di meteore, come invece accadrebbe durante il plenilunio.Che cosa sono le PerseidiComunemente note come “stelle cadenti” o lacrime di San Lorenzo, tecnicamente le Perseidi sono meteore, ossia detriti spaziali che si incendiano quando entrano a contatto con l’atmosfera terrestre. Nel caso specifico si tratta di frammenti distaccatisi dalla cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 dagli astronomi americani Lewis Swift e Horace Tuttle, che orbita attorno al Sole con un periodo di 133 anni.L’origine di questa pioggia di meteore, che regala uno spettacolo annuale agli abitanti della Terra da oltre 1.200 anni, fu invece scoperto nel 1865 dall’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli. Il nome delle Perseidi deriva dal fatto che, ai nostri occhi, lo sciame sembra avere origine a partire dalla costellazione di Perseo.Quando osservarleLe Perseidi sono visibili da metà luglio fino a dopo metà agosto, ma il maggior numero di meteore si osserva di solito nella notte fra l’11 e il 12 e in quella fra il 12 e il 13 agosto. La frequenza oraria delle Perseidi, si legge sul sito dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), in genere supera le 100 meteore all’ora, anche se il numero di stelle cadenti che effettivamente vediamo è molto inferiore. Questo è dovuto all’inquinamento luminoso, all’eventuale presenza di nuvole o foschia e al fatto che il punto del cielo da cui la pioggia di meteore ha (o, meglio, sembra avere) origine non è costantemente sopra le nostre teste, cioè allo zenit, ma si trova più basso sull’orizzonte.Alfa Capricornidi, Delta Aquaridi e AquilidiMa ad agosto gli atrofili potranno godere anche di altri spettacoli, oltre a quello delle classiche stelle cadenti di San Lorenzo. Nella notte del primo agosto, infatti, è atteso il picco delle meteore Alfa Capricornidi, che originano, ai nostri occhi, da un’area a pochi gradi a nord-est dell’omonima stella. Inoltre, per tutto il mese saranno visibili sciami meteorici che sembrano originare dalla costellazione dell’Acquario. Lo spettacolo non sarà paragonabile a quello delle Perseadi, dato che in questo caso si tratta spesso si corpuscoli di piccole dimensioni, che producono quindi uno scarso effetto luminoso. Gli sciami più facilmente osservabili saranno quello delle Delta Aquaridi e quello delle Aquilidi, con intensità massima, rispettivamente, l’8 e il 10 agosto. Entrambe le correnti, si legge ancora sulla pagina dell’Uai, saranno visibili per tutta la notte senza particolare interferenza della Luna.
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