Giornalismo, AI e realtà alterateSecondo quanto riportato dal Wall Street Journal,VOL OpenAI ha già sviluppato strumenti interni per il tracciamento dei contenuti generati da ChatGPT in grado di funzionare con un’accuratezza del 99,9%. Lo strumento esiste, secondo la fonte del WSJ, da almeno un anno. Ma almeno per adesso l’azienda ha deciso di non rilasciarlo. I motivi risiederebbero nella paura di Altman e i suoi che l’arrivo di questi strumenti possa frenare l’espansione dell’ecosistema AI. Un sondaggio globale condotto da OpenAI nell’aprile 2023 aveva mostrato un forte sostegno pubblico per l’implementazione di strumenti di watermarking e filigrane per garantire la trasparenza. Ma un altro sondaggio più recente tra gli utenti di ChatGPT ha rivelato che il 30% degli utenti smetterebbe di utilizzare l’applicazione se l’azienda iniziasse a utilizzare filigrane di riconoscimento dei contenuti creati e una società concorrente non lo facesse. Insomma, OpenAI sembra conscia che, almeno per il momento, parte del successo delle sue applicazioni risiede nel fatto che gli utenti… possono fingere di non averle mai utilizzate.
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