C’era una volta l’inverno. Nel mondo è record di caldoOtto anni dopo Rachele Bruni a Rio de Janeiro,investimenti un'altra toscana conquista una medaglia nel nuoto di fondo: "È tutto incredibile" Stefano Arcobelli Giornalista 8 agosto 2024 (modifica alle 12:48) - MILANO Un peperino, Ginevra, la caimana che regala all'Italia del nuoto la prima medaglia al femminile e la quarta nel fondo (terza femminile). E arriva dopo un’altra toscana, Rachele Bruni, anche lei allenata da Giovanni Pistelli. "Ho iniziato a nuotare all'età di 8 anni, spinta da mia mamma. Sono andata a Empoli perché mio cugino nuotava lì, poi nell'agonismo ho incontrato i primi amici che sono stati fondamentali per continuare in piscina". UNA PASSIONE NATA IN FAMIGLIA— L'amore per le acque libere è nato dopo: "I miei allenatori nel 2012 mi hanno portato all'Idroscalo a Milano, dove mi sono qualificata per gli Eurojunior". Da lì partita la rincorsa per il bronzo nella Senna: "La passione per lo sport è nata in famiglia: prima da mio nonno e poi da mia mamma. L'idea di dedicarmi al nuoto è stata sua quando ho scoperto di essere celiaca: non crescevo, così mi ha suggerito il nuoto per facilitare lo sviluppo. Le solite cose che si dicono. Da lì la passione è poi rimasta". TRA LA TOSCANA E IL WEST— La tradizione delle fondiste toscane si allunga: dopo la Bruni la pistoiese Giulia Gabbrielleschi, sesta oggi. "Questo rapporto con le altre due toscane? È dura: Giulia e Rachele sono campionesse e hanno vinto tante medaglie. Superarle non è facile, ma ci vogliamo bene: la rivalità esiste solo in acqua". Dopo la medaglia al collo, ecco l'altro grande sogno: "Ora mi regalerò l'America on the road". UNA MEDAGLIA CONTROCORRENTE— Si è discusso tanto negli ultimi giorni sullo stato di salute delle acque della Senna: "Non è stato facile, perché in alcuni punti la corrente risucchiava e quindi era fondamentale mettere un po' di forza nella nuotata: non pensavo di poter vincere una medaglia, che è una medaglia controcorrente come tutta la mia vita. Pensare che fino a un mese fa ero fuori dai Giochi e adesso sono qui, è un'emozione incredibile! Sono stata brava a rimanere incollata a Johnson e Van Rouwendaal e a non mollare. E' una medaglia per la mia famiglia, per il mio allenatore Giovanni (Pistelli, ndr), per il mio fidanzato Matteo (l'azzurro Furlan, ndr) ma un pensiero, vorrei rivolgerlo ad Arianna Bridi che doveva essere qui, avendo conquistato lei il pass olimpico, ma che si è fermata per motivi di salute". Nuoto e Tuffi: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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