Torna il maltempo: temperature in picchiata, neve a bassa quota e temporali. Allerta gialla in nove regioni - Tiscali NotizieLa premier,àdiinformazioneMeloniscriveavonderLeyenUsigraiIlgovernocontrollalaRaiFNSILibertàinvestimenti Giorgia Meloni (Foto: ImagoEconomica/Fnsi) Libertà di informazione 29 Lug 2024Libertà di informazione, Meloni scrive a von der Leyen. Usigrai: «Il governo controlla la Rai»La premier ha scritto una lettera alla presidente della Commissione europea riguardo ai contenuti della Relazione annuale sullo stato di diritto dell'Ue. Floridia: «Le chiacchiere stanno a zero. Serve una nuova legge che rispetti i principi imposti dall'Ue». «Anche quest'anno le raccomandazioni finali nei confronti dell'Italia non si discostano particolarmente da quelle degli anni precedenti, tuttavia per la prima volta il contenuto di questo documento è stato distorto a uso politico da alcuni nel tentativo di attaccare il Governo italiano. Qualcuno si è spinto perfino a sostenere che in Italia sarebbe a rischio lo stato di diritto, in particolare con riferimento alla libertà di informazione e al servizio pubblico radiotelevisivo». Inizia così la lettera indirizzata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen domenica 28 luglio 2024 riguardo alla Relazione annuale sullo stato di diritto dell'Unione europea pubblicata nei giorni scorsi dalla Commissione.Meloni ha proseguito: «La riforma della Rai, che ha disegnato l'attuale sistema di governance dell'azienda, è stata ideata e realizzata nel 2015 dall'allora partito di maggioranza relativa (il Pd) durante il governo guidato da Matteo Renzi, con la contrarietà del partito da me guidato (FdI)». Poi la premier ha affermato che la scelta di diversi giornalisti e conduttori di lasciare la tv pubblica non è dipesa da cambio di linea editoriale, bensì da «normali dinamiche di mercato».Meloni ha concluso la lettera definendo le critiche «attacchi maldestri e pretestuosi che possono avere presa solo nel desolante contesto di ricorrente utilizzo di fake news che sempre più inquina il dibattito in Europa».Alla presidente del consiglio ha replicato Daniele Macheda, segretario Usigrai: «Nel servizio pubblico l'ingerenza dei governi è una costante e anche l'attuale ha esercitato la sua: a partire dalla nomina dell'amministratore delegato e del direttore generale che ora dovrebbe anche diventare prossimo Ad. Tutto accadeva solo un anno fa; a seguire furono cambiati anche i direttori di testata in nome di un presunto riequilibrio che ha completato il controllo sulla Rai. La presidente del Consiglio che scrive ad Ursula von der Leyen parlando di fake news evidentemente non si è accorta di tutto questo».Attraverso i suoi canali social anche la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia ha commentato la missiva di Giorgia Meloni a Ursula von der Leyen: «Le chiacchiere stanno a zero. Serve una nuova legge che cancelli quella di Renzi del 2015 e che rispetti i principi imposti dall'Unione Europea. Giorgia Meloni si rivolge all'Europa per parlare di libertà di informazione e di Rai con lo sguardo rivolto perennemente al passato. Meloni sa benissimo che proprio in queste ore è in cantiere l'accordo tra i partiti della sua maggioranza per spartirsi le nuove nomine. Così come le fa gioco banalizzare i tanti episodi che hanno visto lei e il suo partito non solo favoriti dall'informazione del servizio pubblico, ma anche autori di veri e propri attacchi - ha argomentato ancora la presidente della Vigilanza - nei confronti di alcuni giornalisti attraverso querele mosse dai suoi ministri e dal suo partito». @fnsisocial
Il discorso di vittoria di Macron è sulla riconciliazione nazionale. E Salvini si complimenta con Le PenSisma 2016, Marsilio "Bando da oltre 3 milioni per le imprese colpite" - Tiscali Notizie La Ue, Meloni e il paradosso della destra. Sì agli aiuti, ma no ai piani greenL’Onu chiede che cessino i combattimenti intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia«Non coi soldi degli europei». Dopo gli scandali, l’Europarlamento mette un freno a Frontex