Da ex manager a tassista, la storia di Vincenzo PezzarossaSerena De Santis trading a breve termine «Abbraccio fortissimo tutte le mamme che decidono di continuare ad allattare al seno mentre lavorano. Stiamo facendo un ottimo lavoro», esordisce così Beatrice Arnera con uno scatto pubblicato su Instagram che la ritrae impegnata ad allattare la sua bambina di pochi mesi. L'attrice, conosciuta per aver preso parte alla serie Netflix "Io odio il Natale" e la fiction Mediaset "Buongiorno mamma!", da quando è diventata mamma a marzo ha iniziato a sensibilizzare sui social la tematica dell'allattamento al seno sul posto di lavoro, pubblicando un invito «alle istituzioni per tutelare tutte le mamme impegnate nel periodo dell'allattamento». Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Beatrice Arnera (@beatrice.arnera)Il postBeatrice Arnera (28 anni) è diventata mamma di una bambina, avuta con il compagno e comico de I PanPers Andrea Pisani (37 anni), tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo. La coppia, seppur molto presente sui social network, ha deciso di non pubblicare molte notizie sulla figlia e di lasciarla lontana dai riflettori. Fin dalla gravidanza, annunciata nel 2023, l'attrice ha sempre cercato di toccare le tematiche legate alla maternità in una maniera molto ironica. E lo ha fatto anche con le ultime foto pubblicate su Instagram, sotto alle quali ha scritto una riflessione sull'allattamento al seno sui luoghi di lavoro.L'attrice, impegnata in alcune riprese a Barcellona (Spagna), ha scritto: «Sono costretta a fare una postilla noiosa ma solo perché so già che non avrò voglia di rispondere a tutta una serie di commenti stupidi. Con questo mio post non voglio far passare il messaggio che le madri che decidono di non allattare siano meno madri o meno lavoratrici o meno qualsiasi altra cosa stiate pensando. Ma voglio solo chiedere una cosa alle istituzioni: tutelateci. Tutelate l’allattamento per le libere professioniste. È inutile che insistiate perché le madri allattino e poi ci mollate da sole senza tutele e senza aiuti. E poi, lasciateci allattare ovunque. È inaudito che nel 2024 ci siano luoghi di lavoro in cui è proibito allattare».L'allattamento al lavoro in ItaliaLa tematica dell'allattamento sul posto di lavoro ha da sempre scatenato delle accese discussioni, specialmente nella politica. In particolare dopo Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle, che un anno fa è entrata a Montecitorio per partecipare a una votazione di un decreto legge e lo ha fatto seduta nell'Emiciclo, mentre allattava il suo bambino. È stata la prima donna nella politica italiana a farlo. Secondo la legge italiana, le madri lavoratrici dipendenti a tempo determinato e indeterminato per l'allattamento hanno diritto a due periodi di riposo di un'ora fino al compimento di una anno di vita del proprio figlio. Le due ore sono raddoppiate se si è genitori di due gemelli. Queste ore di permesso possono essere usufruite consecutivamente, ad esempio uscendo prima dal lavoro, oppure spezzate (come un'ora al mattino e un'ora il pomeriggio). Anche in caso di adozione, le tempistiche sono le stesse e raddoppiano in caso di adozione di due bambini. La situazione è diversa per le lavoratrici part-time, che hanno diritto invece a un'ora al giorno per allattare quando seguono un'orario inferiore a sei ore. Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Giugno 2024, 16:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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