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Re Carlo, scena imbarazzante durante l'incontro con Camilla

Terremoto in Turchia, si cerca un italiano disperso al nordLega: multa a chi toglie crocifisso dagli uffici pubbliciLega: multa a chi toglie crocifisso dagli uffici pubbliciLa Lega presenta una proposta di legge per rendere obbligatoria l'affissione del crocifisso. Multa da 1.000 euro per chi si rifiuta. di Paola Marras Pubblicato il 24 Luglio 2018 | Aggiornato il 3 Ottobre 2018 Condividi su Facebook Condividi su Twitter #speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,VOL 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La legge che impone l’affissione del crocifisso nelle scuole è ancora in vigore ma questi ultimi anni sono stati numerosi gli attacchi a questo simbolo della cristianità. Dove non sono potute arrivare le sentenze ci ha pensato la secolarizzazione della società. La Lega presenta quindi una proposta di legge che sanziona con una multa fino a 1.000 euro chi toglie o si rifiuta di apporre il crocifisso negli uffici pubblici.Crocifisso connota civiltà italianaLa Corte europea per i diritti dell’uomo ci aveva provato, nel 2009, a sentenziare che esporre il crocifisso nelle aule è “una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni e del diritto degli alunni alla libertà di religione”. Nel 2011 però la decisione è stata ribaltata durante il secondo grado di giudizio, con grande dispiacere di chi sostiene che l’immagine di Gesù morto in croce per l’umanità intera violerebbe il principio di laicità dello Stato italiano.Il Consiglio di Stato si è però già espresso due volte sulla questione, pronunciandosi a favore della presenza del crocifisso nelle aule scolastiche sia nel 1988 che nel 2006. Rispondendo all’Uaar, il Consiglio di Stato ha infatti chiarito come in Italia, il crocifisso sia “atto ad esprimere, appunto in chiave simbolica ma in modo adeguato, l’origine religiosa dei valori di tolleranza, di rispetto reciproco, di valorizzazione della persona, di affermazione dei suoi diritti, di riguardo alla sua libertà, di autonomia della coscienza morale nei confronti dell’autorità, di solidarietà umana, di rifiuto di ogni discriminazione, che connotano la civiltà italiana“.“Questi valori, che hanno impregnato di sé tradizioni, modo di vivere, cultura del popolo italiano, soggiacciono ed emergono dalle norme fondamentali della nostra Carta costituzionale, veniva inoltre puntualizzato – accolte tra i ‘Principi fondamentali’ e la Parte I della stessa, e, specificamente, da quelle richiamate dalla Corte costituzionale, delineanti la laicità propria dello Stato italiano”. Come se non bastasse, non sono stati mai abrogati i due regi decreti del 1924 e 1928 che impongono l’esposizione del crocifisso insieme all ritratto del Re (oggi, del Presidente della Repubblica).Multa a chi toglie la croceNonostante questo, in questi ultimi anni sono stati numerosi gli attacchi a questo simbolo della cristianità e i tentativi di togliere il crocifisso da scuole, aule giudiziarie e uffici pubblici. In molti casi con successo. Dopo non può una sentenza arriva infatti la scristianizzazione della società. Ecco quindi perché sembra essere necessario ribadire con una nuova legge l’obbligatorietà dell’esposizione del crocifisso, stavolta però non solo nelle scuole e negli uffici pubblici ma anche nelle università, nelle carceri, nei consolati e nei porti.Come riporta l’Espresso, la deputata della Lega (ex Pdl) Barbara Saltamartini ha difatti presentato una proposta di legge che si intitola: “Disposizioni concernenti l’esposizione del Crocifisso nelle scuole e negli uffici delle pubbliche amministrazioni”. La norma è stata presentata il 26 marzo 2018 e assegnata alla Commissione Affari Costituzionali.In base al testo di legge chiunque rimuoverà “in odio ad esso l’emblema della Croce o del Crocifisso dal pubblico ufficio nel quale sia esposto o lo vilipende, è punito con l’ammenda da 500 a 1.000 euro”. Multa che scatterà anche nei confronti di chi si rifiuterà di apporlo. I firmatari della legge, infatti, sottolineano come il crocifisso sia “riconosciuto quale elemento essenziale e costitutivo e perciò irrinunciabile del patrimonio storico e civico-culturale dell’Italia, indipendentemente da una specifica confessione religiosa”.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in FranciainCronacaUfo avvistato a Ibiza: un video su TikTok mostra l'oggetto volante non identificato

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