Guerra in Ucraina, raid della Russia su Kiev: missili nella nottePaola Taverna contro i dissidenti del M5S "Pletora di miserabili"Paola Taverna contro i dissidenti del M5S "Pletora di miserabili"In un post sul suo sito web,Professore Campanella Paola Taverna ha attaccato duramente i dissidenti del M5S, rei di aver "dimenticato" la regola aurea della maggioranza. di Lisa Pendezza Pubblicato il 21 Febbraio 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataLuigi Di Maiomovimento 5 stelle#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Paola Taverna torna ad attaccare duramente i dissidenti del M5S. Dopo aver dichiarato, durante un’assemblea congiunta del Movimento, che chi non è d’accordo con la linea politica di Luigi Di Maio deve lasciare il partito, la vicepresidente del Senato ha scritto una lunga invettiva sul suo sito web, condivisa anche sulla propria pagina Facebook. “Nel Movimento 5 Stelle esiste una regola aurea: le decisioni si assumono a maggioranza“, si legge sulla sua pagina social. “Se non approvi vuol dire che non ti riconosci più nella linea del M5S. Quindi non ti resta che dimetterti e andare a casa. Sì, ti dimetti e vai a casa“.Paola Taverna attacca i dissidentiLa vicepresidente del Senato ha ricordato la vittoria alle urne del 4 marzo che ha riposto nelle mani del Movimento “enormi responsabilità”. In quell’occasione, i cittadini hanno “liberamente votato” Di Maio come capo politico. “Non dimentico i valori fondanti del gruppo del quale mi fregio di far parte”, continua Paola Taverna, “né le regole che noi tutti abbiamo accettato all’atto della candidatura, sia nella scorsa che nell’ultima tornata elettorale”. Tra queste la “regola aurea” è quella della maggioranza: uno vale uno e le decisioni si prendono collettivamente. Una regola che però “vedo sempre più disattesa, secondo la logica del ‘prima voglio essere eletto, quindi accetto tutto. Sono stato eletto, quindi da adesso faccio i c**** miei’“.La Taverna ha dichiarato di non fare riferimento a nessun dissidente in particolare, ma di parlare “solo a memoria di quello che TUTTI abbiamo liberamente accettato quando ci siamo candidati. Perché alcuni la memoria ce l’hanno a intermittenza: ‘Questo mi fa comodo e lo tengo bene a mente, quest’altro non mi piace e allora faccio finta di averlo dimenticato’. Certo, se rispettare le regole implica dover lasciare la poltrona, gli sghei e il ruolo – che solo un Movimento democratico e senza verticismi ti ha permesso di avere – beh, allora è meglio far finta che [le regole] non esistano”.“Una piccola pletora di miserabili”La vicepresidente ha concluso definendo l’intero gruppo di dissidenti “una piccola pletora di miserabili, che, dopo avervi esposto questa mia riflessione, depositerò nel dimenticatoio, così come faccio da anni. Il M5S è il futuro di un Paese morente, dove sacche di privilegi vecchi e nuovi stanno facendo elevare argini, perché vengano mantenuti in vita almeno qualche altro mese. Mi spiace far sapere che la rivoluzione non si fermerà e sicuramente non sarà una pletora di miserabili a preoccuparci”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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