Dalla strage di Mosca alla mobilitazione della Nato: si rischia davvero un'escalation del guerra?L'8 agosto,analisi tecnica dopo una riunione del comitato provinciale per la sicurezza, il sindaco Roberto Gualtieri ha annunciato lo spostamento della tensostruttura per senza dimora prevista nel quadrante di Termini con l'inizio del Giubileo.Lo spostamento dei senza dimora Non più a piazza dei Cinquecento, quindi all'ingresso dello scalo ferroviario, ma alla fine di via Marsala, all'incrocio tra via di Santa Bibiana e via di Porta San Lorenzo. Dove si trovano già la mensa Caritas e lo sportello della onlus Binario 95, ma gli spazi sono di proprietà delle Ferrovie Italiane. Una scelta legata all'impossibilità di fruire della piazza dopo il restyling totale, ma anche un modo per far contenti residenti, commercianti e una parte della politica nazionale e locale. Esulta la LegaUn trasloco, alla fin fine, molto breve. La tensostruttura (e non uno stabile, come confermano dal Campidoglio), si sposta di circa 700 metri. Cioè la distanza che c'è tra piazza dei Cinquecento e la nuova localizzazione. Siamo sempre all'Esquilino, sempre nel quadrante della stazione, letteralmente accanto al volume di Termini. Però in un posto più nascosto, già parzialmente dedicato all'accoglienza e al supporto di chi vive in strada. A destra è stata vista come una vittoria dei cittadini: "Il Sindaco si è dovuto adeguare alle proteste dei cittadini - rivendica la deputata Simonetta Matone, ex consigliera capitolina, leghista -. Aveva annunciato in pompa magna al tavolo del Giubileo l'irrinunciabilità della struttura in piazza dei Cinquecento, ora ripiega su un'altra soluzione dopo la battaglia che ho portato avanti insieme al capogruppo in Campidoglio Santori". Converti (Pd): "Bieca propaganda"Un'uscita che non ha fatto piacere alla consigliera Pd e presidente della commissione politiche sociali Nella Converti: “Le bugie, la demagogia e lo sciacallaggio della Lega sta raggiungendo livelli oggettivamente imbarazzanti - ha attaccato poco dopo -. Matone sbandiera una presunta vittoria per aver 'scongiurato' la presenza della tensostruttura prevista alla Stazione Termini per accogliere i senza fissa dimora. Ma le bugie hanno le gambe cortissime. Lo spostamento della tensostruttura a via Marsala, peraltro a poche centinaia di metri dalla stazione, è dovuta semplicemente a un cambiamento del crono programma dei lavori che interessano piazza dei Cinquecento e le vie limitrofe, in vista del Giubileo”. Per Converti è "bieca propaganda" su persone che non hanno dove stare: "Si preoccupi piuttosto di far arrivare maggiori risorse sul sociale a Roma Capitale", chiosa l'esponente dem.Catarci (AVS): "Per la destra sicurezza e sociale vanno insieme"Anche il deputato Paolo Ciani, di Demos, si aggiunge alla reazione della collega in Campidoglio: "Chi gioisce per questo spostamento va anche in giro per la città a sobillare i comitati contro i senza dimora - attacca -. E confonde con cinismo e nonchalance criminalità e poveri, un classico che si ripete. Un gioco pericoloso: dopo anni di crisi economiche, in strada ci sono persone diverse, basterebbe conoscerle invece di parlare di loro, per capirne la complessità del loro dramma. Non sono le strutture d'accoglienza a creare i poveri, banale ma giusto ricordarlo". L'assessore al personale Andrea Catarci, esponente di Alleanza Verdi-Sinistra, si unisce al coro di sdegno per i toni trionfalistici della destra: "Pensano che le tensostrutture attraggano i clochard - dice - senza tenere a mente che 'esistono' e l'alternativa unica per loro è la strada. Potrebbero magari investire in soluzioni strutturali, governando il Paese e la Regione, o destinare fondi dedicati a disposizione di Roma per fare qualcosa di meglio. Le destre sanno che servono le tensostrutture, ma nella loro smania ideologica e propagandistica sia Matone sia Mollicone devono per forza agganciare il tema della sicurezza agli interventi sociali. È un riflesso condizionato". Il M5S: "Merito nostro e dei comitati"Ma i meriti di questa nuova soluzione hanno diversi padri. Oltre alla Lega, ci sono anche Francesco Silvestri, capogruppo del M5S alla Camera, insieme alla consigliera del Centro Storico Federica Festa: "È una nostra vittoria, dei comitati e di tutti i cittadini e commercianti - dicono - che hanno fatto pressione affinché non si acuissero problemi già enormi in un quadrante ripetutamente vittima di degrado e violenza. Naturalmente l'aver evitato la costruzione di questa struttura non risolve i problemi strutturali sui quali abbiamo avanzato proposte specifiche e per le quali attendiamo risposte dal governo Meloni. La stessa soluzione di un immobile in via Marsala da destinare ai clochard non decongestiona l'area, ma segna comunque un passo nella giusta direzione".
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