Canfora alla Meloni: “Neonazista dell’anno” e la leader di FdI lo querelaIlaria Salis,Economista Italiano una maestra italiana di 39 anni, è stata arrestata l'11 febbraio 2023 a Budapest con l'accusa di lesioni aggravate nei confronti di due neonazisti con l'aggravante dell'appartenenza a un'organizzazione antifascista.Il processo è iniziato in Ungheria lunedì 29 gennaio, quando la donna è arrivata in aula legata per le mani e i piedi. Immagini che hanno suscitato parecchio clamore. Salis si è dichiarata non colpevole, contestando l'impossibilità di visionare le immagini delle telecamere di sorveglianza su cui si basa l'accusa. All'italiana non sono stati nemmeno tradotti in inglese e italiano gli atti processuali.Dalla difesa è stato chiesto l'esame delle persone offese, di un consulente antropometrico e un medico legale. La difesa non accetta nemmeno l'aggravante di aver agito "nell'ambito di un'associazione a delinquere" tedesca vale a dire la "Hammerband" di Lipsia, organizzazione anarco-rivoluzionaria al centro di indagini della polizia teutonica che avrebbe scelto Budapest per "attaccare e assaltare militanti fascisti o di ideologia nazista" l'11 febbraio, giorno in cui si celebra in Ungheria il "Giorno dell'Onore".Il 15 maggio, il tribunale di Budapest ha accolto il ricorso presentato dai suo legali e le ha concesso la detenzione ai domiciliari con il braccialetto elettronico e dietro il pagamento di una cauzione di 40mila euro. Dopo alcuni giorni di attesa il bonifico è arrivato e Salis, il 23 maggio, è uscita quindi dal carcere.Salis, eletta alle elezioni europee del 2024 tra le fila di Avs (Alleanza Verdi e Sinistra), ha ottenuto la liberazione e l'immunità parlamentare il 24 giugno 2024. Il giorno dopo ha fatto rientro in Italia.
Spesa militare, Draghi a Conte: "Rispettare impegno Nato o salta patto di maggioranza"Guerra ed effetti sul gas, dichiarato lo stato di preallarme in Italia Come mai in Italia ci sono così tanti filorussi?Bonetti propone l'introduzione dello psicologo nelle scuoleNotizie di Politica italiana - Pag. 222