Di Maio, al via la sua prima missione da inviato UE: ecco dove andràBen Gvir minaccia Netanyahu: non sarà più premier se non attacca RafahBen Gvir minaccia Netanyahu: non sarà più premier se non attacca RafahIl ritiro delle truppe a sud di Gaza ha messo in allerta la politica di Israele e Ben Gvir ha commentato aspramente la situazione,àpiùETF minacciando apertamente il premier Netanyahu.di Francesco Giordano Pubblicato il 8 Aprile 2024 alle 11:54 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataisraelePolitica#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La notizia del ritiro delle truppe israeliane presenti nel sud di Gaza non ha avuto delle reazioni solo in occidente, ma anche in Israele. E sembra che questa scelta non sia andata giù soprattutto al ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir che, preoccupato per la situazione, ha praticamente minacciato Netanyahu sottolineando che se non attaccherà Rafah, non sarà più premier. Si tratta di un nuovo freno per la tanto agognata tregua?La minacciaIl ministro della sicurezza nazionale non ci è andato leggero e la sua sembra una vera e propria minaccia nei confronti di Benjamin Netanyahu. In merito alla decisione di ritirare le truppe israeliane presenti nel sud di Gaza, Itamar Ben Gvir sembra essersi preoccupato a tal punto da ribadire che se il primo ministro si tirerà indietro per quanto riguarda l’attacco a Rafah, non avrà più il supporto per continuare il suo premierato.La dichiarazione è stata condivisa da alcuni media locali e, almeno per il momento, non sembra essere arrivata una risposta dal diretto interessato. In ogni caso l’assalto a Rafah sembra essere l’unica cosa su cui Netanyahu non ha ancora cambiato idea, quindi le parole del ministro diventano quasi un motivo in più per andare avanti.Ma Itamar Ben Gvir non è l’unico ad aver pensato alla situazione del ritiro delle truppe. Prima di lui Bezalel Smotrich, un altro ministro di destra radicale di ‘Sionismo religioso’, e responsabile delle finanze, avrebbe convocato il suo partito per valutare la situazione.Articoli correlatiinEsteriUsa, la tempesta Debby causa danni e inondazioni: cittadini camminano nell'acqua altainEsteriIn Spagna oltre 150 persone impegnate nella lotta contro un vasto incendioinEsteriScossa di terremoto di magnitudo 5.2 avvertita nel sud della CaliforniainEsteriCrolla hotel in Germania: un morto e otto dispersi tra le macerieinEsteriGuerra in Medio Oriente, Sinwar nuovo capo di Hamas: "Sta a lui decidere sulla tregua a Gaza"inEsteriGuerra Russia-Ucraina, i militari di Kiev colpiscono Kurtz: 5 civili morti
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