Atm, riaperta la storica funivia che collega Argegno e Pigra - Tiscali NotizieL’Italia sembra intenzionata a seguire l’esempio di Stati Uniti,VOL Canada e Unione europea, vietando il social network ai dipendenti pubblici. Ma in giro del mondo ci sono altri posti dove non si può usare TikTok: ecco quali TikTok non è un’app come le altre. Ormai da tempo sta andando all’assalto dei grandi colossi dei social, attirando iscritti soprattutto in alcune particolari fasce d’età. Ma è soprattutto la principale app di origine cinese che viene utilizzata in tutto il mondo. E per questo, a mano a mano che la sua popolarità aumentava, sono aumentati anche i sospetti che possa attentare alla sicurezza delle nazioni occidentali. Anche se questo sospetto non è mai stato precisato nei dettagli, ed è sempre stato smentito da Bytedance (l’azienda proprietaria di TikTok), la preoccupazione principale è che l’app possa essere una sorta di cavallo di Troia in grado di accedere a dati sensibili. L’altro sospetto è che possa essere in grado di veicolare contenuti che possano influenzare l’orientamento politico degli utenti e influenzare le elezioni. Vietare l’app Paradossalmente tutti questi sospetti ricordano scandali che in passato hanno riguardato Facebook. Ma l’origine cinese di TikTok sposta la questione su un piano geopolitico più delicato. Per questo, negli ultimi giorni, gli Stati Uniti e il Canada hanno vietato l’uso del social sui dispositivi governativi. Un provvedimento molto simile è stato annunciato nell’ordine dall’Unione europea e dall’Italia. Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sollecitato i dipendenti pubblici a cancellare l’app entro il 15 marzo. Il tema è ovviamente di grande attualità, ma rischia di bloccarsi in un rimpallo di opinioni diverse fra ministri. Il leghista Matteo Salvini, che ha l’abitudine di intrattenersi con lunghe dirette su TikTok, ha già detto di essere contrario alla censura. Il mondo che lo vieta Ma cosa succede nel resto del mondo? Ci sono nazioni che hanno già vietato, totalmente o parzialmente, l’utilizzo di TikTok? E con quali motivazioni? Facciamo un piccolo viaggio alla scoperta dei divieti. India Nell’estate del 2020, il governo indiano ha deciso di vietare una sessantina di app cinesi, compresa appunto TikTok e l’app di messaggistica WeChat. La motivazione ufficiale è proprio il rischio di problemi di privacy e sicurezza. La decisione era arrivata a pochi giorni dall’uccisione di 20 soldati indiani, su un confine himalayano conteso da decenni. Anche in quel caso Bytedance aveva negato ogni accusa, dicendo che i dati degli utenti non sono conservati in Cina e non sono comunque condivisi con il governo cinese. Il divieto è comunque diventato definitivo a gennaio del 2021. Taiwan Senza troppe sorprese, anche Taiwan ha imposto un divieto per TikTok, rivolto principalmente ai dispositivi utilizzati da dipendenti pubblici. Anche su sollecitazione dell’Fbi, Taiwan ha vietato l’uso di TikTok e di qualsiasi altro software cinese, come Douyin (l’equivalente cinese di TikTok) e Xiaohongshu (un’app per certi versi simile a Instagram). Stati Uniti Nei giorni scorsi negli Stati Uniti è stato dato un ultimatum di 30 giorni. Una volta scaduto, tutti i dipendenti delle agenzie governative dovranno disinstallare TikTok. Il divieto si applica al momento solo ai dispositivi governativi, anche se molti parlamentari insistono per ampliare il divieto. La commissione per gli affari esteri ha nel frattempo votato a favore (24 contro 16) alla richiesta di dare al presidente Joe Biden il potere di vietare TikTok e altre app considerate a rischio per la sicurezza. Canada Seguendo l’esempio degli Stati Uniti, lunedì il Canada ha annunciato che sui dispositivi governativi non può essere installato TikTok. Rappresenterebbe infatti un rischio «inaccettabile» per la privacy e la sicurezza. Ai dipendenti pubblici verrà inoltre impedito di scaricare l'applicazione in futuro. UNIONE EUROPEA Il Parlamento europeo, la Commissione europea e il Consiglio dell'Ue, i tre principali organi dell'Unione europea, hanno imposto divieti a TikTok sui dispositivi dei propri dipendenti. Il divieto del Parlamento europeo, annunciato martedì, entrerà in vigore il 20 marzo. Inoltre, è stato raccomandato agli europarlamentari, e al loro personale, di rimuovere l’app dai dispositivi personali. PAKISTAN Le autorità pakistane hanno temporaneamente vietato TikTok almeno quattro volte dall'ottobre 2020. In questo caso la preoccupazione è che l’app possa promuovere e diffondere contenuti immorali. AFGHANISTAN In Afghanistan i Talebani hanno bandito TikTok e il videogioco PubG nel settembre del 2022. Il portavoce Inamullah Samangani ha scritto su Twitter che starebbero contribuendo alla perdizione delle nuove generazioni. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDaniele Erler Giornalista trentino, in redazione a Domani. In passato si è laureato in storia e ha fatto la scuola di giornalismo a Urbino. Ha scritto per giornali locali, per la Stampa e per il Fatto Quotidiano. Si occupa di digitale, tecnologia ed esteri, ma non solo. Si può contattare via mail o su instagram.
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