Sosia di Kim Kardashian arrestata per contrabbando a Dubai: viaggiava con 5 milioni di sterlineRoma,Campanella 15 lug. (askanews) – Gli “intrusi” della Nato “farebbero meglio a occuparsi dei loro affari, invece di superare certi confini”. Questo si legge in un irato comunicato diffuso oggi dalla voce ufficiale della Corea del Nord, l’agenzia KCNA, in relazione alle manovre militari nella regione organizzate dal Giappone. Nel comunicato è specificamente citata anche l’Italia. “Il Giappone ha oltrepassato la linea rossa con i suoi atti militari avventati disturbano la pace e la stabilità regionale in collusione con forze esterne”, scrive la KCNA, citando la collaborazione militare nippo-tedesca e la partecipazione del primo ministro giapponese Fumio Kishida al summit Nato dove questi ha messo in relazione la sicurezza del quadrante atlantico con l’Indo-Pacifico. Pyongyang segnala le manovre in vista tra le forze aeree giapponese e Nato previste tra il 19-25 luglio, a cui partecipa anche l’Aeronautica militare italiana. Si tratta di una prima volta per i caccia Nato nell’area. Inoltre punta anche il dito sui piani delle Forze di autodifesa giapponesi per “un’esercitazione navale e aerea congiunta con una portaerei e caccia italiani a fine agosto”. Il riferimento è alle manovre congiunte a cui parteciperà la portaerei Cavour col suo gruppo d’attacco. In queste manovre ci saranno anche i modernissimi aerei da combattimento F-35B. “La pericolosa situazione attuale ricorda la vigilia della Seconda guerra mondiale nel secolo scorso, quando la Germania fascista formò un’alleanza militare con il Giappone militarista e inflisse disastri catastrofici all’umanità”, afferma la KCNA. “È uno sviluppo serio della situazione – continua – che le nazioni sconfitte e criminali di guerra siano in combutta per organizzare una serie di giochi di guerra che intensificano le tensioni regionali”. Secondo la KCNA, “stupito dal potere sempre più debole del suo padrone americano, angosciato dalla marea di guerra sempre più grave in Ucraina e dalla crisi mediorientale incontrollabile, il Giappone si è messo a rafforzare l’alleanza militare con la Nato nel tentativo di guadagnare terreno nello scontro geopolitico con i suoi rivali regionali a qualsiasi costo, invitando persino nazioni criminali di guerra del passato”. Ma Tokyo, prosegue la voce del regime di Kim Jong Un, “dovrebbe essere consapevole del fatto che il suo rafforzato legame militare con gli stranieri si ritorcerà contro il Giappone, facendolo diventare un bersaglio comune per la comunità regionale dei giusti”. Quindi, “coloro che cercano di organizzare giochi di guerra nella regione Asia-Pacifico dovrebbero raffreddare le loro teste calde e pensarci due volte: la regione non è un campo di prova per vantarsi della propria forza né un’arena per la “crociata” della Nato. Perciò – conclude – “gli intrusi della Nato farebbero meglio a occuparsi dei loro affari, invece di oltrepassare certi confini”. -->
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