Ex fidanzati scomparsi, in azione i sommozzatori: si cerca nel lago di BarcisI lavori al cantiere del parco di Tormarancia in piazza Lante finiranno a settembre e a inizio 2025 partiranno quelli ai casali. A farlo sapere è l’assessore all’Urbanistica,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock Maurizio Veloccia, che ha effettuato con il sindaco, Roberto Gualtieri, un sopralluogo in corrispondenza della porzione numero uno del parco, quella tra via Belloni e piazza Lante. Gli ultimi aggiornamentiIl progetto include un’area attrezzata a giardino, una piazza di circa 700 metri quadri, percorsi ciclopedonali, un’area giochi per i bambini e una per i cani. “In questa porzione di parco – spiega inoltre Veloccia – ci sono tre casali che Roma Capitale sta lavorando per recuperare. L’investimento previsto è di cinque milioni di euro: i lavori inizieranno entro i primi mesi del 2025”. L'intervento di recupero è stato presentato dal Consorzio Tormarancio e prevede che il complesso di tre casali storici rispetti la vocazione agricola originaria, almeno in parte, avendo al centro lo scopo di svolgere funzioni aggregative e culturali per il territorio. Presenti al sopralluogo anche l’assessore all’Ambiente del municipio VIII, Claudio Mannarino, la consigliera capitolina Antonella Melito, e la presidente della commissione Lavori pubblici e urbanistica del municipio VIII, Eleonora Talli. Le polemiche sui lavori Gli interventi, che riguardano la prima delle sei porzioni di territorio di proprietà privata, restituite al pubblico e denominate Afa, sono stati accompagnati dalle proteste dei residenti della zona, che hanno anche lanciato una raccolta firme che ha raccolto quasi 10mila adesioni. A far arrabbiare i cittadini è stato, soprattutto, l’abbattimento degli alberi presenti nell’area: “Si è fatto tabula rasa ed è una cosa inaccettabile” ha spiegato a RomaToday Alessandra De Cesare, del comitato Tormarancia Naturale. La risposta dell’assessoreProteste, quelle dei cittadini, a cui ha risposto l’assessore Mannarino: “Abbiamo fatto molte riunioni e sopralluoghi pubblici – ha spiegato - con partecipazione della cittadinanza, ed è chiaro che quando si fa un intervento come questo non si possono consentire abbattimenti in maniera indiscriminata, tanto che i nulla osta ottenuti arrivano da Ente parco, con il via libera anche di realtà come Wwf, Sovrintendenza capitolina e Italia nostra”.
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