Sputnik V, Germania pronta ad acquistare il vaccino ma aspetta via libera di EmaL’isola australiana della Tasmania ha deciso di promuovere il turismo con un progetto ironico e originale di nome TasmanAI che coinvolge la comunità artistica locale. La campagna sfrutta l’interesse globale attorno all’intelligenza artificiale ma lo ribalta,ETF partendo dallo slogan “AI without the artificial Bit”, l’intelligenza senza la parte “artificiale”. Si tratta in sostanza di un generatore di immagini in cui a realizzare i contenuti richiesti attraverso i prompt non c’è un algoritmo, bensì le persone.Gli utenti potranno inviare le loro richieste, i suggerimenti più creativi, e questi saranno trasformati da opere d’arte direttamente dagli artisti, senza passare attraverso generatori algoritmici.La campagna è interessante perché testimonia la formazione dei primi stereotipi attorno all’intelligenza artificiale e li sfrutta per creare una comunicazione promozionale che fa leva sulle capacità umane. Un modo interessante per enfatizzare l’AI puntando sulla sua assenza piuttosto che sulla sua presenza.L’Australia a novembre ha deciso di vietare l’uso dannoso dell’intelligenza artificiale, emergendo come uno dei primi paesi a esporsi in maniera netta sul tema.
Covid, Norvegia: morto il negazionista Hans Kristian GaarderAttacco con coltello all'asilo in Cina: 2 bambini morti e 14 feriti, arrestato 29enne Psicologi gratis in Francia per i bambini e i ragazzi in crisi a causa della pandemiaIl coniglio più grande del mondo è stato rubato: ricompensa di 1000 euro a chi lo trovaCovid, primo caso sull'Everest: scalatori in quarantena al campo base