Terzo Polo, Calenda ha chiesto ai suoi il silenzio stampaGimbe,analisi tecnica Cartabellotta: "Diritto alla salute a rischio"Gimbe, Cartabellotta: "Diritto alla salute a rischio"Carenza di personale, attese troppo lunghe e un sistema vecchio: il diritto alla salute è a rischio secondo Cartabellotta. di Riccardo Amato Pubblicato il 6 Aprile 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataSanità#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiLa denuncia di Nino CartabellottaLa carenza di personale medico-sanitarioL’avanzamento del settore privatoNino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, si è detto preoccupato perché vede “a rischio il diritto alla salute” in Italia.La denuncia di Nino CartabellottaIl presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha voluto denunciare lo stato attuale del sistema sanitario nazionale, in occasione dell’evento organizzato per presentare il “Piano di rilancio del Ssn“.«Nell’indifferenza di tutti i governi, ormai si sta perdendo quello che è il diritto costituzionale alla tutela della salute, come documentano la lunghissima lista d’attesa, la necessità di ricorrere al privato, l’aumento della spesa di tasca propria, sino addirittura alla rinuncia alle cure».Ha accusato proprio i politici di questo tracollo, gli stessi che nel periodo Covid-19 sono stati i primi a parlare di sanità. Ma ora «la sanità pubblica non interessa – ha proseguito Cartabellotta – non porta consenso, e quindi finisce in coda all’elenco delle priorità della politica».La carenza di personale medico-sanitarioHa poi proseguito commentando uno dei problemi più gravi che affliggono il sistema sanitario odierno: la carenza di personale.«I posti disponibili non vengono coperti. I giovani non vogliono fare l’infermiere, perché è una professione poco retribuita, che offre poche prospettive di carriera. Non è più una professione attrattiva e viene considerata anche rischiosa, considerato quello che sta succedendo negli ultimi anni».L’avanzamento del settore privatoL’insieme di questi problemi, dice Cartabellotta, ha portato ad una conseguenza inevitabile: la crescita del settore medico privato, sia come ospedali, come cliniche specializzate e come Rsa.«Quella che dovrebbe essere una scelta del cittadino, cioè di andare nel privato, oggi è diventata invece una necessità imposta dalle carenze del pubblico. A volte le persone, che per ragioni di salute non possono aspettare, sono costrette a rivolgersi al privato. Chi può pagare paga, chi non può pagare aspetta tempi inaccettabili».Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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