Il disastro di “Open to meraviglia” può diventare un buon case study di settore"Quando avevo 15 anni stavo andando all'allenamento,investimenti il mio allenatore mi chiese quale fosse il mio sogno. Io ho risposto che era l'oro alle Olimpiadi"Thomas Ceccon29 luglio 2024 | 22.10Redazione AdnkronosLETTURA: 1 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} Thomas Ceccon oro nei 100 dorso alle Olimpiadi di Parigi 2024: il coronamento di un sogno cullato da tanto. "Quando avevo 15 anni stavo andando all'allenamento, il mio allenatore mi chiese quale fosse il mio sogno. Io ho risposto che era l'oro alle Olimpiadi: oggi non posso essere più felice", dice Ceccon, che si presenta visibilmente emozionato ai microfoni di Rai Sport."Mi sono emozionato molto sul podio, è qualcosa di molto forte. E' una gara di un minuto ogni 4 anni, se sbagli una cosa puoi buttare via tutto. Oggi è andata bene, ho fatto un buon tempo ma secondo me valgo un crono più basso. In passato ho perso una finale perché sono passato troppo piano ai 50 metri. Oggi ho spinto molto, perché in questa finale bisognava fare così: spingere al massimo, è andata bene. Alla fine sentivo la fatica...", aggiunge. "Ora me la godo, domani è un altro giorno: tra 2 giorni si ricomincia con i 200 metri, bisogna ripartire pensando di non aver vinto nulla".
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