Mamma va al mare con la borsa frigo, il lido la blocca: «Niente picnic in spiaggia». Dentro c'era il pranzo per la figlia celiacaTheCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella Decameron di Netflix è uno spasso. Almeno all'inizio: poi diventa un grandioso, tragicomico affresco dell'umanità. Mentre qualche testata americana si interroga “Ma è una storia vera?”, noi ci chiediamo se dilettarvi con i confronti delle versioni dei fratelli Taviani e di Pasolini, valutando quanto dedicare all’analisi delle differenze con le novelle boccaccesche. A livello di fedeltà narrativa verso la fonte, le deviazioni sono sostanziali, ma lo spirito è lo stesso (la creatrice Kathleen Jordan “ha studiato”). Più che nell’ottica di un costume drama letterario alla Bbc, The Decameron si iscrive nella corrente dei period irriverenti, sexy, di forte critica sociale (e tendenzialmente femministi) alla My Lady Jane, The Buccaneers o Dickinson, che in comune hanno eroine indipendenti, storie di prevaricazioni e musica anni ’80 (la Jordan, o la produttrice di The Decameron Jenji Kohan, o i registi - non lo sappiamo - dissemina lo show di hit di Depeche Mode, Pet Shop Boys, Joy Division, New Order, Enya, Peter Gabriel, Duran Duran).
Il Mostro di Firenze è ancora vivoEuropei, Sisal: Italia-Spagna sfida anche tra “bellissimi” Hamas condanna l’attacco israeliano su Deir al-BalahRicerca, il vaccino contro la Dengue è efficace e sicuroTony Effe, la verità sui flirt con Chiara Ferragni e Giulia De Lellis: «Con le donne sono un principe»