Un francobollo per Alberto SordiStati UnitiL'endorsement di Elon Musk a Donald TrumpC'era da aspettarselo,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock visto il tenore dei post dell'eccentrico miliardario in questi mesi, ora però è arrivata una presa di posizione diciamo così ufficiale in vista delle presidenziali 2024©Susan Walsh Marcello Pelizzari15.07.2024 11:45C’era daaspettarselo. Quantomeno, gli indizi – a partire dalla gestione di X – da tempoportavano tutti a una sola, possibile soluzione: Elon Musk è vicino, se nonvicinissimo a Donald Trump. L’attentato all’ex presidente, fra le altre cose,ha avuto il «merito» di ufficializzare questa unione. Mentre da Butler, Pennsylvania,stavano ancora giungendo informazioni frammentarie, sabato, l’eccentricomiliardario su X ha scritto: «Appoggio pienamente il presidente Trump e speroin una sua rapida ripresa». Poco dopo, ha rincarato la dose pubblicando unadelle tante foto oramai iconiche: il tycoon con il pugno alzato e il voltoinsanguinato. Infine, Musk ha chiuso il trittico con un’altra dichiarazioneforte. Dicendo, in sostanza, che prima di Trump bisogna risalire addirittura a TheodoreRoosevelt per trovare l’ultimo candidato «tosto».Detto che,appunto, le intenzioni di voto di Musk erano piuttosto chiare già prima dell’attentato,questo endorsement ufficiale – se così vogliamo definirlo – è significativo. Daun lato, le parole del patron di Tesla e SpaceX hanno lanciato nel migliore deimodi laconvention repubblicana di Milwaukee; dall’altro, hanno spinto altri nomiforti, come il milionario Bill Ackman, a uscire allo scoperto. Non solo, Muskha pure contribuito al coro di critiche nei confronti del SecretService. Per Trump, manco adirlo, un appoggio del genere è vitamina pura. E il motivo è presto detto:Musk, in termini di influenza social, è un motore pazzesco. Lo stesso dicasiper i suoi contatti nella cosiddetta élite, sul fronte prettamente economico. Musk, in precedenza,aveva rivolto non poche critiche all’attuale presidente degli Stati Uniti, JoeBiden, sviluppando al contempo quello che il Wall Street Journal definisce unrapporto amichevole con Donald Trump. Un rapporto che, certo, non dipende (solo)dalla mera riammissione di Trump su Twitter, pardon X. Le parole scelte eutilizzate sabato da Musk, in ogni caso, rappresentano sin qui lo sforzo piùsignificativo, e diretto, da parte del proprietario di X affinché Muskriguadagni la Casa Bianca. Ackman, fondatoree amministratore delegato dell’hedge fund Pershing Square CapitalManagement, figura di spicco del capitalismo a stelle e strisce, dal canto suoha affidato a un post, sempre su X, il suo endorsement per Trump. Affermando, beh,di aver preso questa decisione tempo fa ma di non aver avvertito l’urgenza didirlo pubblicamente fino all’attentato di Butler, che tuttavia Ackman non hamenzionato direttamente. Sembrano lontani,diciamo pure lontanissimi i tempi in cui il mondo Tech e di riflesso la SiliconValley si schieravano per il Partito Democratico. Nel 2016, per dire, soltanto unodei grandi magnati del settore, Peter Thiel, fra i fondatori di PayPal, avevapreso parola in occasione della convention repubblicana da cui emerse, comecandidato, Donald Trump. Oggi, per contro, secondo alcuni esperti starebbeemergendo una «destra Tech» che viaggia in parallelo con la destra tradizionalee che potrebbe avere più di un contatto con l’estrema destra. Nel suo recentelibro Technopolitique, scriveva tempo fa Internazionale, la ricercatriceAsma Mhalla paragona Musk abbia alla figura «dell’anarchico di destra nella suaespressione più pura». Come il Joker di Batman, per intenderci, «ma in unaversione più allegra».In questo articolo: Elon MuskDonald TrumpUSA 2024
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