Parigi 2024, l'Italdonne esordisce con la Dominicana | Gazzetta.itLavoro e concorsi>I costi dei freelance online: come variano e da cosa dipendonoI costi dei freelance online: come variano e da cosa dipendonoÉ bene tenere presenti sia le diverse modalità di lavoro che il freelance può attuare sia gli elementi che influiscono nella scelta del costo. di Redazione Notizie.it Pubblicato il 24 Giugno 2022 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataguestpostSecondo i dati Eurostat del 2018 elaborati dalla Fondazione Studi Consulenti del lavoro,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock sono circa 5 milioni i lavoratori autonomi in Italia. Infatti, grazie all’approvazione di regimi fiscali agevolati e di tutele specifiche, il freelance si è fatto spazio nel mondo del lavoro e oggi è una figura particolarmente ricercata dai privati.Le aziende spesso ricorrono a questi liberi professionisti per colmare delle competenze non presenti all’interno del proprio organico oppure quando necessitano di una specifica competenza per un singolo lavoro o progetto.I freelance online appartengono spesso alla categoria dei digital workers, ovvero tutti i professionisti del mondo del web, come i digital strategist, i SEO specialist, i copywriter, i social media manager e tanti altri. Si tratta di attività che ben si addicono al lavoro da remoto oppure all’interno di uno spazio di coworking e proprio per questo sono molto posizioni ambite dalle nuove generazioni.Data la varietà di aree e di competenze capire quali possano essere i costi di un lavoratore indipendente non è semplice. I fattori che entrano in gioco sono svariati ed è bene tenere presenti sia le diverse modalità di lavoro che il freelance può attuare sia gli elementi che influiscono nella scelta del costo.Modalità di lavoro: tariffa oraria o a progettoLa tariffa oraria è di certo un metodo di lavoro molto utilizzato dai liberi professionisti in quanto si adatta a diversi servizi; consiste nel concordare una tariffa per ogni ora o giorno in cui si lavora per un cliente o per un progetto. Questo metodo è molto comodo per le aziende in quanto semplice da capire e molto familiare, inoltre permette di addebitare ogni modifica che viene apportata dopo la consegna come costo aggiuntivo. Oltre a essere molto intuitiva, la tariffa oraria è anche più semplice rispetto a quella a progetto, poiché non prevede un calcolo del profitto rispetto al tempo impiegato per effettuare il lavoro.La tariffa a progetto, invece, è utilizzata nei lavori molto complessi e a lungo termine, in quanto permette di concordare il prezzo totale per la realizzazione di uno specifico progetto. Anche in questo caso per concordare il costo finale bisogna comunque prendere in considerazione la quantità di ore e giorni che verranno impiegati per completare il lavoro, per cui ogni freelance tiene comunque a mente un’idea approssimativa di quanto valga un’ora del suo tempo. Inoltre, la tariffa a progetto ha la peculiarità di permettere al freelance di concentrarsi di più sulla qualità, in quanto il suo costo è deciso a priori. Spesso, infatti, la tariffa oraria diventa una corsa contro il tempo, per far sì che sia il freelance che il cliente non vengano penalizzati. Proprio per questo la tariffa a progetto è sempre più utilizzata dai freelance e apprezzata dalle aziende.Da cosa dipende la tariffa di un freelance?Dopo aver delineato i tipi di tariffa presenti sul mercato, è bene considerare che freelance appartenenti alla stessa area di competenza potrebbero proporre costi differenti. Vi sono infatti altri fattori che entrano in gioco quando il libero professionista decide il proprio tariffario che gli permettono di non svalutare il proprio lavoro e le proprie competenze.Il primo tra questi è l’esperienza. Un freelance con diversi anni di esperienza proporrà sicuramente un costo più alto rispetto a un profilo junior. Il secondo fattore riguarda invece eventuali costi di gestione del lavoro, ad esempio se l’azienda necessita un incontro dal vivo il freelance deve considerare le spese di trasporto. O ancora, se è necessario l’acquisto di una nuova strumentazione o di nuovi software di lavoro, il prezzo di questi dovrà essere conteggiato nel preventivo.Oltre a questi due aspetti bisogna anche considerare elementi quali la concorrenza, il luogo di lavoro, il titolo di studio e soprattutto un’eventuale formazione aggiuntiva necessaria per portare a termine la richiesta dell’azienda. Non è inusuale, specialmente nell’ambito del web marketing, dover approfondire la propria formazione in uno specifico settore prima d’iniziare il lavoro. Anche in questo caso, le ore spese per formarsi andranno a influire sul costo finale.Tra gli ultimi aspetti da considerare vi sono il livello di responsabilità che si ha sul progetto e per quanto il tempo questo verrà utilizzato (quest’ultimo punto vale specialmente per i lavori grafici), e infine la tassazione in fattura. Che il freelance sia a regime forfettario o ordinario, vi è una parte del compenso che verrà utilizzata per pagare le imposte.Articoli correlatiinLavoro e concorsiLe PMI tengono nonostante le crisi, ma ora rischiano di frenareinLavoro e concorsiPMI e innovazione: a che punto siamo?inLavoro e concorsiI manager lombardi cercano flessibilità e puntano a semplificazione e sburocratizzazioneinLavoro e concorsiS.M.A.R.T. eCommerce : Floox e magnews lanciano un nuovo progetto per gli eCommerce delle PMI italianeinLavoro e concorsiIl Project Management come driver di innovazioneinLavoro e concorsiPiù tutele e un percorso di carriera definito: Fondazione Telethon lancia un nuovo modello contrattuale per i propri ricercatori
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