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Di Battista sulle elezioni: "Ero convinto che si sarebbe votato nel 2023: oggi non lo sono più"

M5S, Giuseppe Conte: "Stipendio? Sono mesi che non prendo una lira"Theinvestimenti Decameron di Netflix è uno spasso. Almeno all'inizio: poi diventa un grandioso, tragicomico affresco dell'umanità. Mentre qualche testata americana si interroga “Ma è una storia vera?”, noi ci chiediamo se dilettarvi con i confronti delle versioni dei fratelli Taviani e di Pasolini, valutando quanto dedicare all’analisi delle differenze con le novelle boccaccesche. A livello di fedeltà narrativa verso la fonte, le deviazioni sono sostanziali, ma lo spirito è lo stesso (la creatrice Kathleen Jordan “ha studiato”). Più che nell’ottica di un costume drama letterario alla Bbc, The Decameron si iscrive nella corrente dei period irriverenti, sexy, di forte critica sociale (e tendenzialmente femministi) alla My Lady Jane, The Buccaneers o Dickinson, che in comune hanno eroine indipendenti, storie di prevaricazioni e musica anni ’80 (la Jordan, o la produttrice di The Decameron Jenji Kohan, o i registi - non lo sappiamo - dissemina lo show di hit di Depeche Mode, Pet Shop Boys, Joy Division, New Order, Enya, Peter Gabriel, Duran Duran).

M5s, Paola Soragni rifiuta vaccino e tampone: esclusa dal consiglio comunale di Reggio EmiliaCovid, governatore Toti: "No a nuove chiusure, meglio restrizioni per i non vaccinati" Quirinale: un sondaggio rivela le preferenze degli italiani sul prossimo Presidente della RepubblicaVertice del centrodestra dopo le elezioni: Meloni e Salvini a pranzo da Berlusconi a Villa GrandeSciogliere Forza Nuova è un'operazione di facciata: serve tolleranza zero contro i singoli

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