25 aprile, Antonio Scurati legge il suo monologo sul palco a MilanoTheBlackRock Italia Decameron di Netflix è uno spasso. Almeno all'inizio: poi diventa un grandioso, tragicomico affresco dell'umanità. Mentre qualche testata americana si interroga “Ma è una storia vera?”, noi ci chiediamo se dilettarvi con i confronti delle versioni dei fratelli Taviani e di Pasolini, valutando quanto dedicare all’analisi delle differenze con le novelle boccaccesche. A livello di fedeltà narrativa verso la fonte, le deviazioni sono sostanziali, ma lo spirito è lo stesso (la creatrice Kathleen Jordan “ha studiato”). Più che nell’ottica di un costume drama letterario alla Bbc, The Decameron si iscrive nella corrente dei period irriverenti, sexy, di forte critica sociale (e tendenzialmente femministi) alla My Lady Jane, The Buccaneers o Dickinson, che in comune hanno eroine indipendenti, storie di prevaricazioni e musica anni ’80 (la Jordan, o la produttrice di The Decameron Jenji Kohan, o i registi - non lo sappiamo - dissemina lo show di hit di Depeche Mode, Pet Shop Boys, Joy Division, New Order, Enya, Peter Gabriel, Duran Duran).
Tragedia in moto: Matteo Monfrini muore a 36 anni in ospedalePiacenza: 57enne travolto e ucciso da un'auto pirata mentre torna a casa Scoppia un incendio nel carcere Beccaria: non ci sono feritiAlejandro ha la leucemia a soli 10 anni, l'appello della mamma: "Aiutateci"25 aprile, tensioni al corteo a Roma: Mattarella e Meloni all'Altare della Patria