Filippo Turetta, i due nodi: premeditazione e seminfermità mentaleLa Meloni: “Sui collegi siamo stati generosi”: ecco come è arrivato l’...La Meloni: “Sui collegi siamo stati generosi”: ecco come è arrivato l’accordoLe regole di Giorgia e le regole del gioco sono state perfettamente coincidenti e la Meloni si concede un lusso: “Sui collegi siamo stati generosi” di Giampiero Casoni Pubblicato il 28 Luglio 2022 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataelezioniGiorgia MeloniSilvio Berlusconi#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,ETF 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Giorgia Meloni lo ha detto ai suoi dopo il summit a Montecitorio che di fatto le ha consegnato le (potenziali) chiavi di Palazzo Chigi: “Sui collegi siamo stati generosi”. Il patto elettorale di coalizione con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini ha portato in ogni suo step il peso ed il ruolo della leader di FdI, che proprio perché è andata a meta in maniera tonda ha ammesso che sui collegi il suo partito è stato di manica larga.Meloni: “Sui collegi siamo stati generosi”Il Corriere della Sera ha operato una bella ricostruzione del summit del centrodestra. Innanzitutto a contare un preambolo importante: che cioè non era affatto scontato, visti i precedenti delle ore immediatamente prima, che soprattutto Berlusconi digerisse una premiership di destra “pura” in un crogiolo che ha ancora paturnie di centrismo da Ppe. Ma la Meloni all’appuntamento ci è arrivata con sondaggi quasi bulgari e idee chiarissime dopo i voti raccolti alle amministrative di maggio. Insomma, le regole su premiership e divisione collegi andavano rispettate e poco cale che in quel momento le regole da rispettare coincidessero perfettamente con i desiderata della Meloni, quella è stata una convergenza, non una strategia. Meloni lo ha sottolineato infida ed ha ridacchiato sotto i baffi che non ha.Le regole di Giorgia e le regole del giocoLa leader di FdI perciò ha chiesto ed ottenuto “il rispetto delle regole. Che non si cambiano se chi può vincere, stavolta, siamo noi. Perché noi le abbiamo sempre rispettate”. E il cardine era noto: “Come sempre è stato, chi prende un voto in più deve esprimere il premier, altrimenti è inutile stare assieme al governo”. E dopo aver temuto ma solo per pochi secondo che il Cav, non nuovo a conigli a sonagli tirati fuori dal cilindro last minute, le opponesse soluzioni alternative, la Meloni ha incassato il risultato pieno calando l’asso preventivo dei collegi: “Bene, allora cominciamo a parlare di collegi, ecco qui i nostri numeri”. E sulla forza di quei numeri “non chiediamo, abbiamo, perché ce la danno gli elettori”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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