Libia, rapiti ministri nel giorno del giuramento del nuovo governoBergamo,VOL 350 richieste di adozione per la neonata lasciata alla Culla per la ...Bergamo, 350 richieste di adozione per la neonata lasciata alla Culla per la VitaNeonata lasciata alla Culla per la Vita di Bergamo: ci sono già centinaia di famiglie in lista d'attesa per l'adozione, si attende la scadenza dei dieci giorni in cui la madre biologica ha diritto di ripensarci di Marianna Piacente Pubblicato il 5 Maggio 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataadozionebambiniBergamo#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Tutti la vogliono. Si chiama Noemi ed è una neonata la cui mamma ha deciso per lei un futuro diverso, (forse) migliore di quello che avrebbe potuto offrirle lei. Lasciata alla Culla per la Vita di Bergamo, per l’adozione della piccola ci sono già centinaia di famiglie in lista d’attesa.Il nome datole dai volontariSta bene, mangia e dorme. In attesa di una nuova famiglia, che a quanto si preannuncia arriverà molto presto. La linea telefonica dell’ospedale è intasata da chiamate, si seguirà tuttavia la procedura standard del Tribunale dei minori: nel frattempo Noemi viene coccolata nell’ospedale Papa Giovanni. A dare il nome alla bimba sono stati i volontari della Croce Rossa che l’hanno accolta nella struttura. Intervistata da L’Eco di Bergamo, la presidente Cristina Maggia ha dichiarato che sono 350 le famiglie in lista d’attesa per averla, tutte risultate idonee dopo aver seguito il lungo e complesso percorso per l’adozione.Dieci giorni per ripensarciLa madre biologica ha dieci giorni di tempo per ripensarci: se la donna scegliesse di tornare sui suoi passi, le sarebbe garantita assistenza fisica, materiale e soprattutto psicologica. Il Centro di aiuto alla vita (CAV) è pronto ad aiutarla con il maggior impegno possibile sapendo che la decisione della donna è stata, con ogni probabilità, tanto cosciente quando dolorosa. Trascorsi i dieci giorni, i diritti della madre biologia sulla neonata finiscono e quest’ultima potrà essere data in affido a un’altra famiglia.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in FranciainCronacaUfo avvistato a Ibiza: un video su TikTok mostra l'oggetto volante non identificato
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