Marta Fascina leader di Forza Italia dopo la morte di Silvio Berlusconi: i dubbi sull'approvazione

Regionali Abruzzo, Sospiri: "Si voleva semplicemente abbattere la Meloni" - Tiscali NotizieRipresa la circolazione anche sulla linea convenzionale. Ferrovie: "Rallentamenti fino a 150 minuti e variazioni di percorso"Treno fermo in banchina - Fotogramma30 luglio 2024 | 18.02Redazione AdnkronosLETTURA: 1 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} Stop di ore oggi 30 luglio 2024 ai treni tra Roma e Firenze. Trenitalia rende noto nell'ultimo aggiornamento che la circolazione ferroviaria sia dell'Alta Velocità sia della linea Convenzionale "è tornata regolare dopo l'intervento dei Vigili del Fuoco per un incendio in prossimità della sede ferroviaria nei pressi della stazione di Orvieto. Tuttavia "i treni Alta Velocità,VOL Intercity e Regionali hanno subito rallentamenti fino a 150 minuti, con alcune punte oltre i 200 minuti, i treni Regionali hanno subito limitazioni di percorso e cancellazioni. I ritardi potranno protrarsi fino al termine del servizio commerciale", si legge sul sito dell'azienda, che pubblica la lista dei treni che sono coinvolti. Stop ai treni anche sulla linea Napoli-Roma via Formia. Anche in questo caso, la circolazione è sospesa - nei pressi di Casoria - per la segnalazione di un incendio nei pressi della linea ferroviaria ed è stato richiesto l'intervento dei pompieri: "I treni Intercity e Regionali possono registrare ritardi. I treni Regionali possono subire cancellazioni e limitazioni di percorso".{ }#_intcss0{ display: none;}#U11683750338MeD { font-weight: bold;font-style: normal;}

Santanché parla della bufera sulle sue società: "Sono pronta a riferire in aula"Berlusconi è morto: tutti i suoi amori Troppe concessioni a Orbán. Stop dell’Europarlamento al piano Meloni – von der LeyenMorto Arnaldo Forlani, l’ex premier e leader della Dc aveva 97 anniCarne coltivata e pane imbustato: la nostra ipocrisia vista dalla mensa di una scuola