Gentiloni a Bruxelles, incontro con Ursula Von der LeyenA qualche ora dall'annuncio con cui il presidente statunitense Joe Biden ha comunicato il proprio ritiro dalla corsa alle presidenziali americane del 2024,ègiàEconomista Italiano i superdonatori Democratici della Silicon Valley si erano già schierati per esprimere il loro sostegno alla candidatura alla presidenza di Kamala Harris.Rinnovato entusiasmo"È la cosa giusta per il nostro paese e per il nostro futuro democratico", ha scritto su X Reid Hoffman, cofondatore e presidente esecutivo di LinkedIn (oltre che socio della società di venture capital Greylock Partners), che la settimana scorsa aveva promosso una riunione virtuale tra 300 donatori del Partito democratico e Harris, incoraggiando i membri della sua rete a partecipare, come riporta il New York Times."Kamala Harris è il sogno americano fatto persona, la figlia di immigrati che si sono conosciuti all'Università della California. È anche la tenacia fatta persona: è partita dalla mia città natale, Oakland, in California, per poi diventare la più importante procuratrice dello stato – ha dichiarato a Wired US Dmitri Mehlhorn, ex consigliere politico di Hoffman –. Con il passo indietro di Scranton Joe [uno dei soprannomi di Biden, che fa riferimento alla sua città natale in Pennsylvania, Ndr] non vedo l'ora di aiutare a eleggere la presidente Harris".“Wow. Che leadership incredibile. Ora andiamo!”, ha scritto su X dopo la diffusione della lettera di dimissioni di Biden Aaron Levie, amministratore delegato della società di cloud storage Box e donatore democratico. "La comunità tecnologica deve unirsi per sconfiggere Donald Trump e salvare la nostra democrazia, compattandosi dietro la vicepresidente Kamala Harris – ha dichiarato a Wired US Ron Conway, fondatore e managing partner del fondo di venture capital Sv Angel –. Conosco Kamala da decenni ed è stata una combattente, una leader e una sostenitrice dell'ecosistema tecnologico fin dal giorno in cui ci siamo incontrati. È la scelta migliore per sconfiggere Donald Trump e ha il mio sostegno incondizionato".Questi appelli rappresentano un importante cambio di passo rispetto alle settimane seguite alla disastrosa performance di Biden al dibattito televisivo con Trump, che aveva alimentato i dubbi dei donatori sulle sue possibilità di rielezione. Mentre la pressione sul presidente si faceva sempre più forte, all'inizio del mese Hoffman aveva dichiarato a Wired US che i megadonatori della Silicon Valley avevano sospeso i nuovi contributi alla campagna elettorale.
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